Ammonta a oltre 302 miliardi di euro il totale del debito pubblico da rinnovare entro il 2019: si tratta di 107 miliardi di bot, di 159 miliardi di btp, di 12 miliardi di cct e di 23 miliardi di ctz. In totale, i titoli di Stato in circolazione valgono 1.910 miliardi, dei quali 1.2625 miliardi sono btp, 129 miliardi cct, 107 miliardi bot e 47 miliardi ctz. Questi i dati principali di una analisi del Centro studi di Unimpresa secondo cui nel 2020 il debito da rinnovare è di 196 miliardi, nel 2021 di 188 miliardi, nel 2022 di 172 miliardi e nel 2023 di 183 miliardi: nell’arco temporale della legislatura (2019-2023) arrivano dunque a scadenza 1.043 miliardi. “Il quadro politico incerto getta un’ombra sulle scadenze del debito pubblico, quando andranno rinnovate emissioni da decine di miliardi, gli investitori potrebbero pretendere il riconoscimento di interessi più alti proprio a copertura delle incertezze” commenta il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci.
Secondo l’analisi dell’associazione, basata su dati del ministero dell’Economia, il totale dei titoli di Stato in circolazione ammonta a 1.910,1 miliardi: 107,1 miliardi di bot, 1.625,1 miliardi di btp, 129,7 miliardi di cct e 47,8 miliardi di ctz. Nell’arco temporale che copre la legislatura in corso (dal 2019 al 2023) vanno rinnovati complessivamente 1.043,04 miliardi di titoli pubblici: 107,1 miliardi di bot, 818,05 miliardi di btp, 69,9 miliardi di cct e 47,8 miliardi di ctz.
Più nel dettaglio, quest’anno scadono 107,1 miliardi di bot, 159,3 miliardi di btp, 12,4 miliardi di cct e 23,2 miliardi di ctz. Nel 2020 scadono 158,09 miliardi di btp, 13,3 miliardi di cct e 24,6 miliardi di ctz per un totale di 196,1 miliardi di debito. Cifra che sale, nel 2021, a 188,2 miliardi, tutti di btp. Nel 2022, poi, il debito da rinnovare è di 183,6 miliardi: 168,5 miliardi di btp e 15,1 miliardi di cct. Nel 2024 scadono 151,07 miliardi di debito (120,9 miliardi di btp e 30,1 miliardi di cct) e nel 2025 117,1 miliardi (87,5 miliardi btp e 29,5 miliardi). Dal 2026 al 2067 scadono 598,9 miliardi (tutti btp): 90,5 miliardi nel 2026, 63,2 miliardi nel 2027, 73,1 miliardi nel 2028, 28,8 miliardi nel 2029, 23,1 miliardi nel 2030, 29,7 miliardi nel 2031, 33,5 miliardi nel 2032, 36,6 miliardi nel 2033, 25,1 miliardi nel 2034, 13,07 miliardi nel 2035, 14,9 miliardi nel 2036, 27,8 miliardi nel 2037, 13,4 miliardi nel 2038, 22,5 miliardi nel 2039, 22,1 miliardi nel 2040, 9,1 miliardi nel 2041, 17,1 miliardi nel 2044, 16,4 miliardi nel 2046, 16,6 miliardi nel 2047, 14,8 miliardi nel 2048, 6,6 nel 2067.
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