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Agricoltura. Longobardi (Unimpresa), il know how italiano per modernizzare la Cina

I progetti che prenderanno vita in questi giorni vanno dal risparmio energetico alla sostenibilità ambientale fino alle bonifiche per il recupero dei territori: con una accurata selezione, vi abbiamo messo a disposizione le migliori aziende italiane, tutte altamente specializzati nei singoli ambiti di attività. Nel settore dell’agricoltura il know how italiano è di elevata qualità ed è quella che oggi le nostre aziende vi possono offrire con garanzia di ottimi risultati”. Così oggi il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, nel suo discorso allo Strategic cooperation seminar of maritime silk road a Haikou (provincia di Hainan), in Cina. Unimpresa è in Cina per una lunga missione che terminerà il 16 dicembre. Nella prima parte della missione, la delegazione dell’associazione ha fatto tappa a Wuhan, dove sta nascendo la prima “commercity” per il made in Italy; in questi giorni, invece, nella provincia di Hainan verrano firmati una serie di accordi per lo sviluppo dell’agricoltura grazie al know how delle aziende italiane. “Da alcuni anni – ha aggiunto Longobardi parlando davanti alle istituzioni locali – il vostro governo considera lo sviluppo agricolo il punto prioritario del suo lavoro, sono stati elevati costantemente gli stanziamenti nell’agricoltura e aumentati i redditi dei contadini, in modo da realizzare gradualmente lo sviluppo coordinato fra campagna e città attraverso una modernizzazione del comparto. Ecco: noi vogliamo darvi un contributo decisivo proprio nel processi di modernizzazione”.

DISCORSO INTEGRALE

Paolo Longobardi
PRESIDENTE DI UNIMPRESA

Haikou 13 dicembre 2015
“Strategic cooperation seminar of maritime silk road”

Signori e signore, autorità, amici,

è con enorme piacere, soddisfazione e anche un po’ di emozione che prendo la parola oggi qui davanti a voi. Questa nostra missione, qui ad Hainan, arriva al termine di un percorso che viene da lontano e che abbiamo fatto insieme. Oggi è il momento in cui si concretizzano anni di lavoro, arriviamo a un traguardo estremamente significativo. Un traguardo che abbiamo raggiunto insieme con voi e che può dare risultati importanti per la crescita della vostra agricolture e anche per le imprese italiane di questo settore. Siamo venuti già tante volte noi in Cina, anche qui ad Hainan e già abbiamo avuto l’onore di ospitarvi in Italia. La storia delle relazioni – culturali e commerciali – tra i nostri paesi è antica e consolidata nel tempo. Mi piacerebbe se con la nostra collaborazione ci sia un ulteriore salto di qualità. Ringrazio tutte le istituzioni cinesi che ci hanno accolto qui in questi giorni e oggi. Dopo anni di dialogo si è consolidato un rapporto che – a mio giudizio – è un elemento di altissimo valore, un tesoro che ormai fa parte di Unimpresa.

Approfitto, quindi, per ringrazio tutta la struttura di Unimpresa che con passione e determinazione si sta dedicando a questo e ad altri progetti di internazionalizzazione. Unimpresa ha una storia lunga e di successo: rappresentiamo oltre 120.000 micro, piccole e medie imprese che nell’economia italiana sono l’asse portante. Il tessuto produttivo dell’Italia è fatto di alcuni grandi gruppi, ma la spina dorsale è di realtà più piccole: è lì che si trova il cuore pulsante del made in Italy. È in queste realtà – dove lavorano anche pochissime persone – che nasce la passione, la qualità dei prodotti italiani, dall’artigianato aalla moda all’agricoltura, tanto per fare alcuni esempi.

Nell’ultimo periodo abbiamo accettato senza timori la sfida della globalizzazione: c’è chi ha puntato il dito contro altre realtà lontane anche per questioni culturali e chi, come noi, all’estero cerca di vedere sempre occasioni di sviluppo e crescita. Per noi differenze culturali e tradizioni diverse sono fonte di arricchimento, momenti da sfruttare a pieno fino in fondo.

Ho apprezzato, mi piace il titolo di questo incontro “One belt, one road” cioè “una cinta, una strada”. Parole che stanno a indicare una traiettoria comune, un percorso di successo. E qui mi piace ricordare, con un tuffo nella storia, le vicende e le esperienze di Marco Polo e poi la via della Seta. Oggi le distanze sono in qualche modo ridotte, anche grazie alle tecnologie sia nei trasporti sia nello scambio di informazioni, che abbiamo dimostrato di saper sfruttare al meglio. I progetti che prenderanno vita in questi giorni vanno dal risparmio energetico alla sostenibilità ambientale fino alle bonifiche per il recupero dei territori: con una accurata selezione, vi abbiamo messo a disposizione le migliori aziende italiane, tutte altamente specializzati nei singoli ambiti di attività. Nel settore dell’agricoltura il know how italiano è di elevata qualità ed è quella che oggi le nostre aziende vi possono offrire con garanzia di ottimi risultati.

C’è molto da fare. Hainan è l’unica regione equatoriale della Cina, produce colture in tutte le quattro stagioni dell’anni, con grande varietà di produzioni. L’alta qualità del suo ecosistema garantisce la possibilità di sviluppare un’agricoltura ecosostenibile. Da alcuni anni il vostro governo considera lo sviluppo agricolo il punto prioritario del suo lavoro, sono stati elevati costantemente gli stanziamenti nell’agricoltura e aumentati i redditi dei contadini, in modo da realizzare gradualmente lo sviluppo coordinato fra campagna e città attraverso una modernizzazione del comparto. Ecco: noi vogliamo darvi un contributo decisivo proprio nel processi di modernizzazione.

Non c’è solo l’agricoltura. Tra la Cina e l’Italia esistono enormi opportunità di dialogo. Ciò è dimostrato anche dalla nostra tappa a Wuhan che ha preceduto il viaggio ad Hainan di questi giorni. Lì abbiamo inaugurato una innovativa area commerciale per il valorizzare al meglio l’importazione di prodotti dall’estero e in particolare di made in Italy. Si tratta di una sorta di free trade area, che nasce dalla esperienza importante e di successo delle free trade zone, ma più vicina alle esigenze del commercio al dettaglio. Il nostro obiettivo, condiviso con i partner locali ovviamente, è quello di creare canali importanti di import-export di sola merce di qualità sia dall’Italia verso la Cina sia dalla Cina verso l’Italia.

Ma stiamo lavorando con passione e costanza anche per creare occasioni di successo in altri settori dell’eccellenza italiana, come la nautica, la moda e la sanità. Non mi dilungo, ma tenevo a raccontarvi alcuni aspetti della nostra attività e soprattutto a rendervi partecipi del nostro vivo interesse e del nostro impegno a continuare un rapporto leale, costruttivo e produttivo con tutto il vostro Paese. Con voi. Grazie.

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