X

Agricoltura: Unimpresa, intesa con la Cina per esportare know-how italiano

Presentato a Milano il progetto Cin.Agr.I. (Cina Agricoltura Italia)

Esportare know-how italiano in Cina per favorire lo sviluppo dell’agricoltura, creando opportunità di business per le imprese italiane del settore e assicurando al mondo agricolo cinese competenze, esperienza e tecnologie per crescere. Questi i principali obiettivi del progetto, promosso da Unimpresa, Cin.Agr.I. (Cina Agricoltura Italia), presentato oggi a Milano nella sala Pirelli del Consiglio della regione Lombardia durante la conferenza “Sviluppo e valorizzazione dell’agricoltura e degli alimenti nella Provincia cinese di Hainan”. Il progetto è lo sviluppo dell’accordo firmato a Napoli lo scorso 20 aprile da Unimpresa e da Hainan Province Economic Development Promotion Association, associazione imprenditoriale della provincia di Hainan, un arcipelago situato a Sud-Est della Cina. Un accordo che segue quelli già siglati negli scorsi mesi con l’amministrazione della Zona franca di Hainan e l’Associazione dei produttori agricoli di Hainan (Gapea).

All’evento hanno partecipato: Fabrizio Cecchetti, vicepresidente Consiglio regionale Lombardia; Angelo Ciocca, presidente Commissione Attività Produttive e Occupazione regione Lombardia; Wang Hongliang, Deputy Director-General Dipartimento Agricoltura Provincia di Hainan; LI Guoliang, vicegovernatore della Provincia di Hainan; Nio Dun, ambasciatore cinese presso la Fao ed ex viceministro dell’Agricoltura in Cina; Giuseppe Capuano, economista ed esperto di pmi, dell’Ufficio di Gabinetto del ministero per lo Sviluppo economico; Elisabetta Falchi, assessore dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale, della regione Sardegna; Paolo Longobardi, presidente di Unimpresa. Tra gli interventi, quelli di: Hainan Accademy of Agriculture Science; Hainan Nanguo Foods Co. Ltd; Hainan Yongji Chicken Co. Ltd; Gong spa; Attrezzature Zootecniche Grazioli-Remacs srl Macchinari Agricoli; Impresa Sardegna. Durante i lavori sono stati sottoscritti due accordi di collaborazione: tra Unimpresa e il Dipartimento del Commercio della provincia di Hainan; tra Unimpresa e la Hainan Accademy agriculture science.

“Cin.Agr.I. è un’occasione di rilievo per le aziende italiane che vogliono svilupparsi all’estero” dichiara Longobardi. Secondo il presidente di Unimpresa “le opportunità per le micro, piccole e medie imprese italiane ci sono: a differenza del passato bisogna andarle a cogliere spesso molto lontano, ma quando partiamo alla ricerca di accordi e nuove frontiere di business siamo consapevoli della qualità dei prodotti e del know-how dell’Italia, un’eccellenza sempre apprezzata all’estero” .

Per quanto riguarda, nel dettaglio, il comparto agroalimentare, il progetto “Sviluppo e valorizzazione dell’agricoltura e degli alimenti della Provincia di Hainan” è frutto di un intenso lavoro di scambio di relazioni tra Unimpresa e le istituzioni cinesi preposte alla promozione e facilitazione degli investimenti in questa provincia del Sud-Est della paese asiatico. La presentazione dell’iniziativa alle aziende italiane, e in particolare a quelle campane, mira a informare sulle opportunità generate dalle iniziative realizzate da Unimpresa con l’amministrazione della Provincia di Hainan a dicembre scorso. Gli accordi sono volti a favorire l’ingresso delle aziende dei settori riferimento del progetto.

La questione prende le mosse dal rapido sviluppo dell’agricoltura cinese, seguito alle riforme rurali del 1978 attraverso le quali la Cina si è liberata coraggiosamente dal giogo del sistema tradizionale, esplorando nuove forme di economia collettiva nelle condizioni dell’economia di mercato. La riforma ha portato benefici pratici ai contadini, liberando e sviluppando le forze di produzione rurali e promuovendo il rapido sviluppo dell’agricoltura, in particolare della produzione cerealicola, e l’ottimizzazione della struttura agricola, permettendo all’agricoltura di ottenere evidenti risultati. Da alcuni anni il governo cinese considera sempre lo sviluppo agricolo il punto prioritario del suo lavoro, elevando costantemente gli stanziamenti nell’agricoltura e aumentando i redditi dei contadini, in modo da realizzare gradualmente lo sviluppo coordinato fra campagna e città attraverso una modernizzazione del comparto.

Related Post