di Paolo Lecce
Gli animali domestici possono a volte essere fonte di problemi di convivenza con vicini di casa e questo è ancora più frequente quando si vive in condominio.
REGOLAMENTO CONDOMINIALE: COME EVITARE LE LITI
Il regolamento condominiale può aiutarci a appianare eventuali controversie soprattutto nel caso fossimo proprietari di animali domestici. L’attenta presa visione di tale regolamento può aiutarci ad evitare il rischio di incomprensioni con i vicini poiché questi regolamenta l’utilizzo delle parti comuni.
LA “DETENZIONE” DI ANIMALI DOMESTICI
La legge che disciplina i regolamenti condominiali è la n. 220 del 2012.
La più importante novità di questa legge in relazione agli animali domestici è che nessun regolamento condominiale può vietare al condomino di tenere un animale domestico nel proprio appartamento.
La legge però non chiarisce cosa intende esattamente per “animale domestico”. Per cui oltre ai cani, gatti e canarini rientrano in questa categoria anche i conigli, gli scoiattoli, i furetti o anche i ragni e serpenti, sempre più di moda negli ultimi anni, anche se alcuni regolamenti condominiali vietano il possesso di animali esotici in casa, non considerandoli animali domestici.
Le regole da rispettare.
Il fatto di poter detenere animali domestici non esenta nessuno dal rispettare gli altri condomini e le parti comuni dell’edificio.
Il legittimo proprietario e tenutario dell’animale è tenuto a vigilare sul proprio animale per accertarsi che non faccia danni agli altri né alle parti comuni dello stabile. Questo comprende evitare che sporchi e nell’eventualità che ciò accada pulire il più velocemente possibile ripristinando l’igiene del luogo.
Nessun regolamento condominiale può vietare agli animali domestici l’accesso alle parti comuni, nemmeno agli ascensori. Qualsiasi delibera condominiale che imponga divieti di questo tipo può essere impugnata e presentata davanti al Giudice di Pace entro 30 giorni. I giorni vengono conteggiati dalla data della delibera se il proprietario dell’animale era presente e contrario all’assemblea condominiale, mentre se era assente il conto parte dalla ricezione della comunicazione.
La libertà di accesso degli animali nelle parti comuni è comunque assoggettata a delle regole.
I cani ad esempio vanno sempre tenuti al guinzaglio. Il tipo di guinzaglio inoltre non dev’essere più lungo di 1,5 metri, il che esclude tutti i guinzagli allungabili a meno che non siano bloccati ad una lunghezza minore.
Il proprietario del cane deve sempre portare con sé la museruola per utilizzarla in caso di necessità anche se secondo alcuni regolamenti condominiali andrebbe comunque sempre fatta indossare all’animale in situazioni di presenza di altri condomini come ad esempio all’interno di un ascensore. Chiunque abbia un cane infatti sa che in spazi così ristretti anche l’animale più tranquillo del mondo potrebbe sentirsi minacciato da persone che involontariamente invadono il suo spazio e reagire di conseguenza.
L’uso della museruola nelle parti comuni è sempre obbligatorio se il cane appartiene alle cosiddette “razze pericolose”.
OBBLIGHI DEL PROPRIETARIO
Il proprietario di un animale domestico ha obblighi da rispettare per garantire la salute e la sicurezza di tutti i condomini. Per i cani è obbligatoria la registrazione all’Anagrafe Canina, con relativa applicazione del microchip di identificazione. Sia per i cani che per i gatti vanno eseguite tutte le vaccinazioni per le malattie per cui sono maggiormente a rischio e tutti gli animali tenuti in condominio “tranne i volatili e i rettili” devono effettuare regolarmente la sverminazione e l’applicazione di antiparassitari. Inoltre, ogni animale domestico deve possedere un regolare libretto sanitario rilasciato dal veterinario di fiducia, riportante tutte le informazioni importanti per la sua identificazione e la sua storia sanitaria.
I PROBLEMI DI CONVIVENZA PIÙ COMUNI
Le lamentele più frequenti nei condomini riguardano quasi sempre i rumori e gli odori. È chiaro che un cane che abbaia sempre quando è solo in casa può infastidire i vicini, così come gli odori che si producono inevitabilmente se il padrone non si cura sufficientemente della pulizia dell’animale e dei suoi accessori. Per questo motivo e per evitare problemi di convivenza con i vicini è importante curare adeguatamente l’igiene dell’animale e dello spazio in cui vive. Questo comporta effettuare regolarmente la toeletta del cane, tenere pulita la cuccia e rimuovere velocemente eventuali escrementi soprattutto se li lascia su terrazzi e/o come detto parti comuni. Occorre evitare di lasciare per molto tempo il cane sul balcone e non abituare il cane a fare sul balcone i propri bisogni. Chiaro che questo può provocare odori poco piacevoli per chi ha lì accanto le proprie finestre: cerchiamo quindi di evitare queste situazioni mostrando rispetto per gli altri!
Non dimentichiamoci che il proprietario che lascia il cane da solo sul balcone per troppo tempo può anche essere denunciato per omessa custodia. Anche nel caso di odori intollerabili, i vicini di casa possono ricorrere al giudice, ma in questo caso vengono accolte solo le situazioni reiterate in cui l’odore è diventato intollerabile e non vengono accolti invece gli episodi saltuari.
Per quanto invece riguarda i cani che abbaiano se lasciati soli in casa, considerando che in questo caso l’animale abbai proprio per lamentare l’abbandono essendo sancito il “diritto esistenziale” dei cani di abbaiare, si rientra come sopra nell’eventuale disturbo reiterato e giudicato non tollerabile, solo in questo caso il proprietario può subire delle sanzioni e persino l’arresto, oltre a dover risarcire i vicini. Il limite di tollerabilità è stabilito in base alla sensibilità media delle persone che vivono nell’ambiente dove il rumore viene percepito.
COME DENUNCIARE QUESTI REATI
Nella pratica, i vicini che ritengono di essere eccessivamente disturbati da un cane che abbaia in continuazione devono innanzitutto contattare il proprietario rappresentando il problema e cercando di raggiungere con lui un accordo comune e l’eventuale soluzione del problema, in caso di non risoluzione possono successivamente sollevare il problema all’amministratore di condominio ed eventualmente durante l’assemblea condominiale.
Se anche in questo caso non viene risolto il problema sarà necessario contattare l’ASL che verificherà la situazione rilasciando un verbale. A questo punto si può sporgere denuncia per schiamazzi presentando come prova il verbale rilasciato dall’ASL. Il cane che abbaia in modo reiterato è sanzionabile. In ogni caso molto raramente si arriva all’allontanamento dell’animale.
Il miglior consiglio per una pacifica convivenza tra animali domestici e condomini è che il regolamento condominiale venga rispettato e chiaramente è fondamentale la correttezza ed il buon senso dei proprietari di animali domestici.
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