Occorre scongiurare l’aumento dell’Iva al 22% per evitare ulteriori effetti depressivi sulle vendite al dettaglio, già crollate del 3,8% nel primo bimestre dell’anno (-2,9% per alimentari e -4,3% per non alimentari). È quanto afferma il presidente di Coldiretti, Sergio Marini, all’assemblea dei giovani imprenditori di Coldiretti. L’aumento dell’Iva ordinaria dal 21% al 22%, previsto dal 1 luglio significherà, per alcuni prodotti di base come il vino – conclude Coldiretti – altri cali di acquisto dopo il -7% già registrato nel primo bimestre dell’anno e dopo aver raggiunto nel 2012 il livello di consumi nazionali più basso dall’Unità d’Italia, a 22,6 milioni di ettolitri.
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