Il previsto aumento dell’Iva costerebbe agli italiani oltre mezzo miliardo, solo per le spese alimentari, con effetti depressivi sui consumi tavola che già fanno segnare un preoccupante calo. Lo afferma un’analisi di Coldiretti realizzata in occasione della presentazione dei dati Istat su fatturato e ordinativi dell’industria e presentata in occasione del corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura dell’alimentazione a Villa d’Este, a Cernobbio. L’aumento dell’Iva dal 21 al 22 per cento, sottolinea Coldiretti, colpirebbe alcuni prodotti di largo consumo come l’acqua minerale, la birra e il vino, ma anche specilità come i tartufi. Mentre se l’intervento interessasse anche quella dal 10 all’11% potrebbero essere colpiti dalla carne al pesce, dallo yogurt alle uova, ma anche il riso, il miele, lo zucchero.
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