«La proroga delle concessioni balneari decisa ieri dal consiglio dei ministri rappresenta un fatto positivo e dà certamente respiro agli operatori turistici e del mare in una fase ancora critica per la congiuntura economica. Altri tre anni sono, per gli attuali titolari delle concessioni, un tempo congruo per pianificare il futuro, per analizzare tutti gli aspetti finanziari e per valutare gli investimenti eventualmente necessari per partecipare ai bandi per le nuove concessioni. È altresì indispensabile che il governo fermi i rischi di speculazione sugli approdi e sui porti turistici. Va costituita una cabina di regia nazionale che esamini i piani regolatori dei porti. Abbiamo sollevato pochi giorni fa il caso del Comune di Orbetello che, con modalità discutibili, sta portando avanti un’operazione non indispensabile, volta alla trasformazione in porto turistico dell’approdo di Talamone, in provincia di Grosseto. È stata deliberata una gara a Ferragosto, quasi in segreto, senza dubbio senza alcuna comunicazione trasparente, quando non si intravede la minima urgenza. La stessa amministrazione comunale orbetellana, anche per allentare le tensioni sorte sul territorio, potrebbe decidere di ritirare la procedura per il rifacimento della darsena talamonese».
Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. «La proroga delle concessioni al 2027, insomma, potrebbe essere vanificata se, nei prossimi mesi, le amministrazioni comunali volessero decidere di perseguire percorsi che, di fatto, creerebbero situazioni di monopolio con danni sia per gli utenti sia per le pmi operanti negli approdi e nei porti» aggiunge Ferrara.
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