Secondo uno studio dell’associazione, basato su dati della Banca d’Italia, in totale le sofferenze sono passate dai 164,5 miliardi di marzo 2014 ai 189,5 miliardi di marzo 2015 (+15,20%) in aumento di 25 miliardi. Nel dettaglio, la quota di sofferenze che fa capo alle imprese è salita da 116,4 miliardi a 134,9 (+15,90%) in aumento di 18,5 miliardi. La fetta relativa alle famiglie è cresciuta da 31,8 miliardi a 35,1 miliardi (+10,41%) in salita di 3,3 miliardi. Per le imprese familiari c’è stato un aumento di 1,5 miliardi da 13,9 miliardi a 15,4 miliardi (+10,78%). Le “altre” sofferenze (pa, onlus, assicurazioni, fondi pensione) sono passate invece da 2,3 a 4 miliardi (+72,08%) con 1,6 miliardi miliardi in più.
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