Continua a calare il credito alle imprese: negli ultimi 12 mesi i prestiti delle banche alle aziende sono diminuiti di oltre 14 miliardi, mentre sono cresciuti sia i finanziamenti alle famiglie per 23 miliardi sia quelli allo Stato centrale per più di 3 miliardi. Le sofferenze, invece, sono aumentate di 17 miliardi su base annua, toccando quota 200 miliardi a dicembre scorso, ma sono in lieve calo rispetto a novembre. Questi i dati principali di un rapporto flash del Centro studi di Unimpresa sul credito, secondo cui i finanziamenti al settore privato risultano complessivamente in salita di 9 miliardi nell’ultimo anno. Secondo l’analisi dell’associazione, basata sui dati della Banca d’Italia diffusi questa mattina, il totale dei prestiti al settore privato è passato da 1.404,1 miliardi di dicembre 2014 a 1.413,4 miliardi di dicembre 2015, in crescita di 9,2 miliardi (+2,17%). L’aumento è sostenuto dalla crescita dei finanziamenti alle famiglie, passati da 596,5 miliardi a 619,9 miliardi con un incremento di 23,4 miliardi (+3,92%). In discesa, invece, il credito alle aziende: lo stock + passato da 807,6 miliardi a 793,4 miliardi, con una diminuzione di 14,1 miliardi (+1,75%). Sono risultati in aumento i prestiti allo Stato: l’ammontare del credito concesso dalle banche alle amministrazioni centrali è infatti passato da 198,1 miliardi a 201,8 miliardi in crescita di 3,6 miliardi (1,86%). Quanto alle sofferenze, il totale dei prestiti non ripagati è passato dai 183,6 miliardi di dicembre 2014 ai 200,9 miliardi di dicembre 2015 con una aumento di 17,2 miliardi (+9,40%). Rispetto a novembre 2014, quando le sofferenze erano a 201,01 miliardi, si registra tuttavia una lievissima contrazione di 73 milioni (-0,04%).
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