Il rapporto dell’associazione sui 200,1 miliardi di finanziamenti non ripagati. Ad appena il 2,63% dei clienti (33.234 soggetti, sia imprese sia famiglie, su un totale di 1.262.966 clienti problematici) è riconducibile il 70% delle sofferenze bancarie (140,4 miliardi); 24 miliardi di sofferenze sono a carico di soli 571 soggetti, lo 0,05% del totale; sul 97% dei clienti (più di 1,2 milioni di soggetti), che hanno prestiti da 250 euro a 500.000 euro, pesa solo il 29% delle sofferenze (59,7 miliardi)
Le sofferenze delle banche sono legate ai grandi prestiti non rimborsati: il 70% dei finanziamenti non ripagati da famiglie e imprese si riferisce, infatti, a crediti superiori a 500.000 euro. Sul totale delle sofferenze pari a 200,1 miliardi di euro, 140,4 miliardi sono relativi a finanziamenti oltre il mezzo milione di euro erogati ad appena 33.234 soggetti, il 2,63% dei clienti “problematici” degli istituti; 24 miliardi di sofferenze sono a carico di soli 571 soggetti, lo 0,05% del totale. Lo rileva il rapporto del Centro studi di Unimpresa “Sofferenze bancarie divise per dimensione dei prestiti” secondo il quale sul 97% dei clienti (più di 1 milione di soggetti), che hanno prestiti da 250 euro a 500.000 euro, pesa solo il 29% delle sofferenze (59 miliardi).
Secondo l’analisi dell’associazione, basata su dati della Banca d’Italia aggiornati ad agosto 2016, il 70,16% delle sofferenze delle banche, cioè 140,4 miliardi su 200,1 miliardi complessivi, è relativo a finanziamenti superiori a 500.000 euro. Ad appena il 2,63% dei clienti (33.234 soggetti, sia imprese sia famiglie, su un totale di 1.262.966 clienti problematici) è riconducibile il 70,16% delle sofferenze bancarie (140,4 miliardi). Nel dettaglio, 17,3 miliardi di sofferenze (8,69%) si riferiscono a finanziamenti da 500.000 euro a 1 milione, erogati a 26.454 soggetti (2,09%); 28,6 miliardi (14,34%) si riferiscono a prestiti da 1 milione fino a 2,5 milioni, concessi a 19.863 clienti (1,57%); 24,4 miliardi (12,23%) sono relativi a crediti da 2,5 milioni a 5 milioni, erogati a 7.572 clienti (0,60%); 45,8 miliardi (22,91%) si riferisce a finanziamenti da 5 milioni a 25 milioni, concessi a 5.228 soggetti (0,41%); 24,04 miliardi (12,01%) è legato a prestiti superiori a 25 milioni erogati a 571 clienti (0,05%).
Meno di un terzo delle sofferenze (29,84%), cioè 59,7 miliardi, è invece legato a finanziamenti di importo minore che vanno da 250 euro a 500.000 euro, concessi a una platea molto vasta di clienti ora in difficoltà, pari a 1.229.732 soggetti (il 97,37% del totale). Nel dettaglio, 5,9 miliardi di sofferenze (2,97%) si riferiscono a finanziamenti da 250 euro a 30.000 euro erogati a 775.445 clienti (61,40%); 7,5 miliardi (3,77%) sono relativi a prestiti da 30.000 euro a 75.000 euro concessi a 159.092 soggetti (12,60%); 9,3 miliardi (4,66%) sono relativi a crediti da 75.000 euro a 125.000 euro erogati a 96.782 clienti (7,66%); 20,7 miliardi (10,35%) si riferiscono a finanziamenti da 125.000 euro a 250.000 euro concessi a 122.780 soggetti (9,72%); 16,1 miliardi (8,08%) sono legati a crediti da 250.000 euro a 500.000 euro erogati a 49.179 clienti (3,89%).
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