“È confermata la drammatica tendenza dei rubinetti chiusi dei prestiti alle aziende da parte delle banche. Ormai gli istituti di credito stanno progressivamente abbandonando l’attività sul fronte degli impieghi preferendo fare ricavi con le commissioni sul risparmio gestito e sulla vendita di prodotti finanziari a cominciare dalle polizze assicurative. I margini di interesse ridotti a pochi zero-virgola e i requisiti patrimoniali imposti dalla vigilanza bancaria europea rendono di fatto proibitivo, per le banche, finanziare l’economia reale. Tuttavia, da parte del settore bancario ci sarebbe da aspettarsi un atteggiamento più responsabile, ispirato anche al ruolo sociale che gli stessi istituti ricoprono”. Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Andrea D’Angelo, commentando i dati diffusi oggi dalla Banca d’Italia.
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