“Ci troveremmo di fronte a un paradosso: la diminuzione delle sofferenze – spiega Longobardi – rappresenta certamente un fatto positivo che potrebbe contribuire alla riapertura dei rubinetti del credito da parte delle banche e, allo stesso tempo, allontanare le imprese e le famiglie dal fenomeno dell’usura, in cui spesso si finisce quando viene negato un finanziamento nei canali tradizionali. Le organizzazioni criminali verrebbero in qualche modo compensate con la gestione del recupero crediti per la riduzione del volume d’affari legato al prestito di denaro con tassi fuori legge: aziende e cittadini si vedrebbero comunque esposti al rischio di finire nelle braccia di criminali”. Secondo il presidente Longobardi “è fondamentale che le autorità di vigilanze e tutte le istituzioni aumentino i presidi e i controlli, in una fase nuova e fatta di scenari finora inesplorati”.
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