Siamo di fronte a un paradosso: le banche italiane si avviano a chiudere l’anno in corso con utili alle stelle, mentre il credito alle imprese non arriva e l’economia italiana continua a essere in ginocchio. Lo segnala il Centro studi di Unimpresa mentre sono in corso le pubblicazioni dei risultati degli istituti di credito relativi al terzo trimestre del 2014. I primi due gruppi bancari del Paese hanno chiuso il periodo gennaio-settembre 2014 rispettivamente con un utile netto di 1,2 miliardi (+88% sul 2013) e di 1,8 miliardi (+81% sul 2013). Si tratta di traguardi importanti di cui bisognerebbe rallegrarsi perché banche sane e profittevoli possono ben operare sul versante della cosiddetta economia reale. Tuttavia, i dati parlano chiaro: i finanziamenti, sia quelli alle aziende sia quelli alle famiglie, sono in costante calo, seppur con lievi accenni di miglioramento, e l’auspicata ripresa dell’economia fatica a materializzarsi. In un contesto che resta drammatico, l’unico settore che pare non sentire gli effetti della recessione è quello bancario dove i margini di guadagno, evidentemente realizzati con la finanza e non col credito, sono sempre eccellenti.
Ufficio Stampa Unimpresa
a cura dell’Ago Press
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