Chiusi i rubinetti dei mutui. La crisi economica rende le famiglie italiane finanziariamente più vulnerabili. Secondo i dati di un’indagine biennale di Bankitalia resi noti dal vicedirettore generale Salvatore Rossi, nel 2010 il 3,6% delle famiglie italiane (poco meno di 900 mila nuclei) era gravata da un servizio del debito superiore al 30% del loro reddito. Tra queste le famiglie definite ‘vulnerabilì, cioè quelle del primo e del secondo quartile di reddito, erano pari all’1,4% del totale delle famiglie, le prime, e all’1%, le seconde (circa 350 mila e 250 mila nuclei rispettivamente). Il credito alle famiglie «mostra segni di affanno, con i prestiti che si stanno lentamente contraendo e le nuove erogazioni che sono molto più contenute degli anni scorsi». La decelerazione dei prestiti alle famiglie «è divenuta negativa nel terzo trimestre di quest’anno». Rossi ha ricordato anche che secondo le stime Bankitalia «la decrescita dei mutui immobiliari proseguirebbe nei mesi prossimi, almeno fino a metà 2013».
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