«Adesso c’è la prova: col rigore sui conti pubblici non si va lontano. Per sperare di agganciare la ripresa a stretto giro servono misure volte ad agevolare le imprese, le assunzioni e gli investimenti: l’austerity è controproducente». Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commenta le indicazioni della Bce secondo cui la crescita dell’eurozona «continua ad essere debole» e «nella seconda parte del 2013 è attesa una graduale ripresa». Secondo Longobardi «è assurdo pensare di lasciare l’economia a boccheggiare per un altro anno. Invitiamo perciò i leader politici, ormai con la testa nelle urne elettorali, a cominciare a ragionare sulle misure da mettere in campo dopo le elezioni del 24 febbraio. Il prossimo Governo non si potrà tirare indietro dal varare un pacchetto concreto di riforme per tenere in piedi e rilanciare la crescita del nostro Paese».
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