Gli ultimi dati sull’inflazione non costituiscono un ostacolo per l’avvio di un ciclo di politica monetaria espansiva da parte della Bce già a giugno: il taglio dei tassi è possibile. Ad aprile, infatti, l’indice dell’inflazione è rimasto costante al 2,4% su base annua nell’Eurozona e in Francia, è aumentato di un decimo in Germania e Spagna, raggiungendo rispettivamente il 2,4% e il 3,4% su base annua), mentre è diminuito di due decimi in Italia (all’1% su base annua.
Lo sostiene il Centro studi di Unimpresa. “Il dato per l’Eurozona è calato dell’indice al netto di energia e alimentari freschi, passando dal 3,1% al 2,8%, il che rappresenta il livello più basso dal gennaio 2022. Inoltre, ‘inflazione nei servizi è finalmente diminuita al 3,7% su base annua, dopo aver toccato il 4% nei cinque mesi precedenti. Questo trend dovrebbe proseguire nei prossimi mesi, seppur lentamente, permettendo all’indice core Bce di avvicinarsi al 2% entro la fine dell’anno” aggiungono gli analisti di Unimpresa.
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