«Il margine di manovra addizionale creato dal risanamento potrebbe essere utilizzato nel medio termine prevalentemente per ridurre le imposte che sono più dannose per la crescita, ad esempio quelle sul lavoro». Lo scrive la Bce nel Bollettino mensile di dicembre. Inoltre, i Governi alle prese con il consolidamento «avrebbero torto a dare poco spazio alle misure di riduzione della spesa poichè, sebbene possano avere un impatto negativo maggiore nel breve termine rispetto alle misure di aumento delle entrate, esse hanno effetti più favorevoli per quanto riguarda le prospettive di crescita nel medio-lungo periodo». Nel complesso, «anche in considerazione delle dimensioni assai ampie del settore pubblico in molti Paesi, gran parte del risanamento dovrebbe concretizzarsi sul fronte della spesa, evitando tuttavia di ridurre la spesa pubblica produttiva.
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