«L’intervento della Guardia di finanza e del governo sull’aumento selvaggio del prezzo della benzina e degli altri carburanti è fondamentale per evitare il crac a catena di centinaia di migliaia di piccole e medie imprese oltre che di milioni di famiglie. La riunione convocata dal premier Giorgia Meloni per domani a Palazzo Chigi assieme al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e ad alti esponenti delle Fiamme Gialle è dunque un momento politico importante anche come segnale forte verso alcuni operatori della distribuzione di carburante che probabilmente stanno approfittando della situazione, cagionata principalmente dallo stop allo sconto fiscale sul prezzo finale, per un’azione speculativa assai dannosa per l’utente finale». Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. «L’aumento dei prezzi sfavorisce pesantemente i bilanci delle pmi che fanno un uso massiccio di mezzi di trasporto e si abbatte sui conti delle famiglie, che negli scorsi mesi, come abbiamo rilevato recentemente, hanno prelevato dai conti correnti circa 50 miliardi di euro proprio per pagare le bollette energetiche» aggiunge il presidente di Unimpresa. «Le riserve finanziarie e i risparmi degli italiani vanno indirizzati per la ripresa, per spingere i consumi, per favorire la crescita del pil e l’aumento dell’occupazione, non per alimentare i guadagni indebiti di pochi soggetti poco rispettosi delle regole. Si tratta di una situazione che richiede un’azione decisa capace di interrompere l’impennata dei prezzi e una speculazione che rappresenta un colpo basso a chi rispetta le regole e paga le tasse» osserva Ferrara.
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