Italia al top nell’area Ocse per le entrate fiscali. Mentre la media si attesta al 34% del Pil nel 2011, in Italia è di circa nove punti percentuali in più, al 42,9%, secondo il rapporto annuale dell’organizzazione parigina. Davanti all’Italia ci sono solo il Belgio in terza posizione, la Francia e la Danimarca. Il rapporto annuale dell’Organizzazione mostra un aumento del prelievo in 20 paesi e un calo in appena sei: la crescita più forte si registra in Cile, Francia, Repubblica Ceca e Germania mentre in Ungheria, Estonia e Svezia si segnalano i cali più consistenti. Nonostante l’incremento, il carico fiscale in Cile resta al penultimo posto della classifica Ocse a un livello del 19,64%, superiore soltanto al Messico (18,85%). Al terzultimo posto ci sono gli Stati Uniti con un prelievo del 24,85%, in crescita dello 0,3% sul 2010. Il carico più pesante si registra appunto in Danimarca, con una incidenza pari al 47,6% del Pil. Rispetto all’inizio della crisi, nel 2007, spicca il calo del prelievo fiscale in Spagna sceso dal 37,3% al 31,6%.
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