Hanno aperto con il segno meno gli indici delle principali borse europee, mentre è cresciuta al di sotto delle stime la massa monetaria M3 dell’eurozona a marzo (+2,6%). In calo i futures su Wall Street in vista del Pil trimestrale Usa, previsto peraltro in crescita (+3% contro il precedente +0,4%). Le vendite interessano le materie prime, gli automobilistici e le banche. Fiacche Francoforte (-0,13%) e Londra (-0,21%), più deboli invece Parigi (-0,55%), Madrid (-0,84%) e Milano (-0,73%). Sotto pressione Eurasian Resources (-3,94%), Kazakhmys (-3,47%) e Lonmin (-3,54%) in campo estrattivo-minerario, con rame, argento e palladio in calo a differenza dell’oro (+1,15%). Scivolano gli automobilistici Volkswagen (-2,72%), Fiat (-2,42%), Renault (-1,76%) e Continental (-1,52%), mentre in campo bancario le vendite colpiscono Banco Popolare (-3,84%), Ubi (-2,1%), Natixis (-2,03%), Bbva (-1,94%) e Commerzbank (-1,85%) a differenza di National Bank of Greece (+10,13%).
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