È l’incertezza a caratterizzare la mattinata sui principali listini europei, mentre l’attenzione resta puntata su Karlsruhe, dove è da ieri riunita la Corte costituzionale tedesca per deliberare sulla conformità alla legge del programma Omt voluto dalla Bce. Pochi minuti prima delle 14, l’indice Ftse Mib è piatto (+0,01% a 16.287,77 punti), mentre lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi flette a quota 269 dopo l’asta dei Bot. Il Tesoro ha collocato 7 miliardi di Bot a un anno: il rendimento sale allo 0,962% (+ 26 punti) e la richiesta è stata di 10,4 miliardi di euro, pari a 1,49 volte l’importo collocato. In rialzo anche Londra +0,32%, Amsterdam +0,34% e Parigi +0,54%, piatta la piazza di Francoforte +0,04%, in progresso Zurigo +0,75%, Lisbona +0,76% e Madrid +1,83%. A Piazza Affari maglia nera per Bpm che cede il 3,59% a 0,376 euro, seguito da Fiat (-2,68% a 5,635 euro) che prosegue la correzione dopo i massimi toccati a inizio mese. In flessione anche gran parte del comparto bancario: Mps cede il 2,11%, Banco Popolare perde l’1,17%, Ubi banca lascia sul terreno l’1,42%, mentre Mediobanca arretra dello 0,65%. Cali frazionali per Unicredit -0,20% e Intesa Sanpaolo -0,08%. Maglia rosa invece per Mediaset che guadagna il 2,39% a 2,398 euro, seguito da Autogrill +1,95% e Campari +1,28%, in progresso Generali a 14 euro (+0,50%), all’indomani della vendita delle attività in Messico a Banorte, accolta positivamente dagli analisti.
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