Segno meno per tutti i listini europei, con Francoforte (-1,52%) dietro a Madrid (-1,22%), Parigi (-1,05%), Londra (-0,99%) e Milano (-0,58%), che continua ad essere la migliore, nonostante l’inversione di rotta rispetto all’apertura. Pesano i futures su Wall Street negativi, in assenza di dati macroeconomici dagli Usa, salvo le richieste settimanali di mutui, mentre alle 20 è in arrivo il Beige Book della Fed. Difficoltà per le auto dopo i dati sulle immatricolazioni in Europa Le vendite colpiscono Renault (-2,72%), Volkswagen (-2,16%), Bmw (-2,26%), Fiat (-1,98%) e Daimler (-1,53%). Sotto pressione gli estrattivo-minerari Fresnillo (-6,55%), Kazakhmys (-3,62%) e Xstrata (-3,33%), penalizzati dalle quotazioni dei metalli, mentre in campo bancario le vendite colpiscono Deutsche Bank (-1,89%) e Credit Suisse (-1,59%) a differenza della greca National (+3,25%) e delle italiane Mps (+1,81%), Intesa (+1,13%) e Unicredit (+0,46%).
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