«La chiusura di bar e ristoranti alle 18, lo stop totale a palestre e piscine nonché le fortissime limitazioni ai centri commerciali per il weekend rappresentano un colpo di grazia per l’economia italiana, con il rischio di fallimento per una percentuale enorme di micro, piccole e medie imprese: se le misure del nuovo dpcm, per ora in bozza, saranno confermate, dovranno essere accompagnate da ristori immediati o sarà catastrofe economica. Non è accettabile che il governo aspetti il 24 ottobre per accorgersi che la pandemia è riesplosa e tornata a livelli di contagio preoccupanti».
Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora, commentando la bozza del dpcm in via di definizione sulle misure per contenere il Covid. «Tra commercio e turismo, c’è il rischio di bruciare mezzo miliardo di euro al giorno, quasi 20 miliardi al mese, denaro che va trovato nelle pieghe del bilancio pubblico oppure facendo immediatamente ricorso ai sussidi europei, ma comunque assicurato alle imprese e alle famiglie» aggiunge Spadafora.
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