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Brindisi. Paolo Longobardi, terrorizzati da escalation tensione sociale

“Vicinanza e condoglianze per la famiglia della ragazza uccisa stamattina a Brindisi mentre andava scuola. E lo ripeto: mentre andava a scuola. Un gesto tremendo, e lo dico soprattutto come genitore, per il quale provo soltanto orrore”.
E’ il commento del presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, sulla “strage di Brindisi”, con la bomba fatta esplodere davanti alla scuola Morvilo-Falcone.
“Purtroppo – aggiunge – siamo di fronte a una escalation della tensione sociale che ci terrorizza, perché è l’ennesimo segnale di una situazione che sta precipitando a causa della crisi economica e della recessione che ha colpito il Paese, un quadro tragico per il quale non si vede una via d’uscita”. Poi l’appello alle forze politiche: “Se lo mettano in testa: è venuto il momento di pensare solo al bene comune, di mettere da parte i vecchi dualismi, le logiche di spartizione del potere. Probabilmente siamo più in la dell’orlo del precipizio e, senza uno scatto di reni, l’Italia finirà rapidamente nel baratro”.
Secondo Longobardi “siamo di fronte a un evento drammatico che deve far riflettere tutti. Il Paese è allo sbando e bisogna immediatamente agire affinché si diano garanzie alle famiglie, ai giovani e alle imprese che devono creare occupazione”.
Quanto alla legalità,” di cui la scuola Morvillo-Falcone era un simbolo, non abbassiamo la guardia. Non lo farà certamente Unimpresa che da mesi con un vero e proprio giro d’Italia sta portando sul territorio la cultura del contrasto alla criminalità grazie al Codice della legalità che stiamo diffondendo proprio fra gli studenti: perché è sui banchi di scuola che si deve cominciare a capire quali sono i valori sui quali fondare la vita”.

a cura del Servizio Ufficio Stampa Ago Press

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