Si è tenuto nei giorni scorsi presso la Sala Giunta della Provincia di Salerno di Palazzo Sant’Agostino, il secondo workshop del progetto Maieutica, a titolarità del Comune di Battipaglia, cofinanziato nell’ambito dell’Accordo fra la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Gioventù e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani e finalizzato a favorire la nascita e lo sviluppo di nuove attività nella filiera culturale ed artistica attraverso azioni di orientamento, formazione, assistenza e consulenza, rivolti principalmente ad utenti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni. Il secondo incontro tematico dal titolo “La cultura? Un’impresa!” ha affrontato il tema delle opportunità di nascita e di sviluppo di nuove attività in ambito culturale ed artistico. Donato Ciociola, presidente Unimpresa Piana del Sele, nel suo intervento ha affrontato il tema spinoso dell’occupazione e del settore culturale e creativo in Italia. “Il settore culturale, a fronte di un’incidenza del 5,4% sulla produzione di ricchezza in Italia, riceve solo lo 0,19% del bilancio statale – ha spiegato Donato Ciociola – ciò vuol dire che non investiamo abbastanza in un settore che potrebbe invece incidere positivamente e in maniera ancora più sostanziale sul bilancio statale”. Nonostante la situazione italiana nel campo dell’occupazione sia critica (con un tasso di disoccupazione che tende ad aumentare), investire nel settore culturale può essere decisivo per la creazione di nuovi posti di lavoro, a patto che, chi investe, sappia esattamente come muoversi. “Molti degli operatori del settore sono piccole e medie imprese, costituite da due o tre persone che riscontrano tutte gli stessi problemi, – continua Donato Ciociola – non ci sono informazioni sufficienti sulle fonti di finanziamento possibili, si ha difficoltà ad elaborare e presentare piani d’impresa convincenti e, infine, molto spesso si ricorre a modelli d’impresa inappropriati”. Iniziative come il Progetto Maieutica vogliono appunto essere appunto una bussola per chiunque operi o voglia operare nel campo culturale e creativo. Il presidente di Unimpresa Piana del Sele ha poi spiegato la funzione delle cosiddette “industrie creative e culturali” e la necessità di operare ad un livello locale e regionale, al fine di rivitalizzare le economie locali, favorire la nascita di nuove attività economiche, creare posti di lavoro nuovi e sostenibili e, infine, aumentare l’attrattiva delle regioni e delle città. L’intervento si è concluso con la riflessione circa il ruolo che la filiera culturale e creativa gioca nell’economia globale, “un ruolo più importante di quanto finora sia stato riconosciuto” ha concluso Donato Ciociola, che ha parlato di economia creativa, “ecco perché credo fermamente che sia nell’arte e nella cultura il futuro dei giovani”.
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