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Caos Mps. La Cgil dice no al piano di ristrutturazione

Il 94,62% dei 3.329 lavoratori che ha votato alle assemblee convocate dalla Fisac-Cgil (al 18 gennaio se ne sono tenute 62 sulle 156 programmate) si è espresso contro l’ipotesi di accordo quadro separato sul piano industriale di Banca Mps. Le assemblee, «non unitarie – ricorda in una nota la Fisac-Cgil – a causa del rifiuto da parte delle sigle firmatarie dell’accordo quadro di svolgerle insieme, sono aperte a tutti i lavoratori». Il sindacato definisce «rilevante, per la ‘buona praticà della democrazia, che abbiano partecipato anche lavoratori non iscritti ad alcuna sigla sindacale o iscritti a sigle diverse dalla Fisac-Cgil», e a tal proposito chiede di «conoscere i dati delle assemblee che le sigle firmatarie dell’accordo stanno svolgendo e se il voto è certificato; noi i nostri li rendiamo pubblici ogni giorno, assemblea per assemblea, riportandoli sul nostro sito Internet». L’accordo è stato firmato a dicembre da Fabi, Fiba-Cisl, Ugl credito e Uilca-Uil, mentre Fisac-Cgil e Dircredito non lo hanno sottoscritto criticando le esternalizzazioni (1.110 lavoratori coinvolti) e la revisione del Contratto integrativo aziendale.

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