Costi energetici alle stelle per pmi e famiglie italiane. C’è stato un significativo aumento delle spese per carburanti tra il gennaio 2021 e il dicembre 2024, con un impatto maggiore sulle piccole e medie imprese rispetto ai cittadini. Un “caro bollette” che potrebbe proseguire anche nel 2025 e trascinarsi oltre se le tensioni internazionali non ridurranno le incertezze e non graveranno ancora sui livelli dei prezzi.
Per le pmi, il costo annuo della benzina è passato da 4.375,20 euro del 2021 a 5.281,20 euro nel 2024, registrando un incremento di 906 euro, pari al 20,7%. Simile la dinamica per il gasolio auto, che è salito da 6.662,50 euro a 8.292,50 euro, con una crescita di 1.630 euro (+24,5%). Anche il gpl ha segnato un incremento, passando da 1.261,00 euro a 1.475,40 euro (+17%), mentre il gasolio per riscaldamento ha subito un’impennata del 23%, con costi aumentati da 11.573 euro a 14.230 euro.
Per le famiglie, l’andamento è analogo, ma con incrementi più contenuti. La spesa per la benzina è passata da 1.750,08 euro a 2.112,48 euro (+20,7%), mentre il gasolio auto è aumentato da 1.332,50 euro a 1.658,50 euro (+24,5%). Il costo del gpl ha visto un rialzo più moderato, da 315,25 euro a 368,85 euro (+17%), mentre il gasolio per riscaldamento ha registrato un incremento del 23%, passando da 925,84 euro a 1.138,40 euro.
È quanto emerge da un report del Centro studi di Unimpresa, secondo cui in soli quattro anni, l’aumento dei prezzi dei carburanti ha inciso significativamente sui bilanci degli italiani, con le piccole aziende che affrontano gli impatti più pesanti a causa dei consumi maggiori.
«Il 2025 corre il rischio di essere un anno ancora più difficile per le imprese italiane se le tensioni geopolitiche e internazionali continueranno a generare incertezza sui mercati energetici. Gli aumenti già registrati negli ultimi anni, con il balzo dei costi per i carburanti che ha pesato gravemente sui bilanci delle pmi, potrebbero ulteriormente aggravarsi qualora la situazione globale non trovi una stabilizzazione. I conflitti in corso e l’instabilità in aree strategiche per l’approvvigionamento energetico rappresentano fattori di rischio che richiedono un monitoraggio costante e interventi tempestivi da parte del Governo e dell’Unione europea. Di fronte a eventuali, nuovi scossoni saranno indispensabili misure straordinarie per calmierare i costi dei carburanti e sostenere le imprese in questa fase critica. Va evitata una nuova spirale di rincari, penalizzando ulteriormente la competitività del nostro sistema produttivo. È sempre più urgente adottare politiche energetiche che riducano la dipendenza dalle fonti estere e favoriscano lo sviluppo di soluzioni sostenibili sul lungo termine» commenta il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora.
Secondo il Centro studi di Unimpresa, che ha rielaborato dati del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’andamento dei costi dei carburanti per famiglie e piccole medie imprese nel 2024 mostra variazioni interessanti tra i valori medi annui e quelli di fine anno. Per quanto riguarda la benzina, il costo medio annuo per le famiglie è stato di 2.185,65 euro, mentre a fine 2024 è sceso a 2.112,48 euro, con una variazione in riduzione di 73,17 euro, pari al 3,46%. Anche per le pmi il costo medio annuo è stato più alto, pari a 5.464,13 euro, rispetto ai 5.281,20 euro di fine anno, con una variazione di 182,93 euro, sempre del 3,46%.
Il gasolio auto segue una tendenza analoga, con un costo medio per le famiglie pari a 1.718,13 euro rispetto ai 1.658,50 euro di fine anno, con una diminuzione di 59,63 euro, corrispondente al 3,60%. Per le pmi, il costo medio annuo si attesta a 8.590,67 euro, mentre il valore di fine anno è sceso a 8.292,50 euro, con una differenza di 298,17 euro, anch’essa pari al 3,60%.
Per il gpl, si registra un lieve incremento a fine anno, con un costo per le famiglie di 368,85 euro contro i 361,91 euro del valore medio annuo, una variazione in aumento di 6,94 euro, equivalente a -1,88%. Anche per le pmi, il costo di fine anno è stato leggermente superiore, attestandosi a 1.475,40 euro rispetto al costo medio annuo di 1.447,65 euro, con una differenza di 27,75 euro, pari a -1,88%.
Il gasolio per riscaldamento mostra un andamento diverso, con un costo medio annuo per le famiglie di 1.182,47 euro, mentre a fine anno il valore è sceso a 1.138,40 euro, con una variazione di 44,07 euro, pari al 3,87%. Per le pmi, il costo medio annuo è stato di 14.780,83 euro rispetto ai 14.230 euro di fine anno, con una diminuzione di 550,83 euro, corrispondente a una variazione del 3,87%.
Tali dati evidenziano una generale tendenza alla riduzione dei costi nel corso dell’anno per la maggior parte dei carburanti, con variazioni contenute, ma significative sia per famiglie che per le pmi. Con i prezzi di quattro anni fa, quelli di gennaio 2021, per le famiglie il consumo di benzina comportava una spesa di 1.750,08 euro, mentre il gasolio auto valeva un costo di 1.332,50 euro. Il gpl, utilizzato prevalentemente per il riscaldamento o per veicoli specifici, si attestava a 315,25 euro, e il gasolio per riscaldamento a 925,84 euro. Per le pmi, il costo della benzina era pari a un esborso di 4.375,20 euro, mentre il gasolio auto, spesso impiegato per flotte aziendali o veicoli commerciali, generava una spesa di 6.662,50 euro. La spesa media per gpl era pari a 1.261,00 euro annui, mentre il gasolio per riscaldamento, utilizzato per riscaldare locali aziendali, pesava sui bilanci delle pmi per 11.573,00 euro.
I consumi medi annuali sono stati calcolati basandosi su stime generalmente utilizzate per analisi di spesa energetica relative a famiglie e piccole e medie imprese. Per una famiglia media, si è ipotizzato un utilizzo di benzina pari a 1.200 litri all’anno, considerando un’automobile che percorre circa 15.000 chilometri annui con un consumo medio di 12,5 chilometri per litro. Per il gasolio auto, il consumo è stato stimato in 1.000 litri annui, assumendo un consumo medio di 15 chilometri per litro per una percorrenza analoga. Il consumo di gpl è stato calcolato in 500 litri annui, ipotizzando un uso limitato per il riscaldamento o per automobili a gpl.
Per il gasolio destinato al riscaldamento, la stima si aggira sugli 800 litri annui, prendendo come riferimento un’abitazione di circa 100 metri quadrati con riscaldamento a gasolio durante una stagione invernale tipica. Per una pmi, i consumi sono sensibilmente più elevati. Si ipotizza un utilizzo di benzina pari a 3.000 litri annui per veicoli aziendali impiegati in spostamenti o consegne locali, mentre il consumo di gasolio auto è stimato in 5.000 litri annui, considerando flotte aziendali o veicoli commerciali leggeri con una percorrenza di circa 25.000 chilometri annui. Per il gpl, la stima si attesta sui 2.000 litri annui, destinati sia al riscaldamento che all’utilizzo di veicoli aziendali a gpl. Infine, il consumo di gasolio per riscaldamento si aggira sui 10.000 litri annui, calcolato per il riscaldamento di locali aziendali di medie dimensioni, come uffici o magazzini.
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