Il piano “salva-casa” è una svolta importante per le famiglie italiane: offre una serie di vantaggi che permettono di mettere in regola le abitazioni con una maggiore facilità e meno burocrazia, garantendo, allo stesso tempo, che non vengano sanati i grandi abusi immobiliari. Le misure contenute nel decreto non solo semplificano la vita dei cittadini, ma rispondono anche in modo efficace alle nuove direttive europee in materia di efficienza energetica, tutelando in particolare quelle abitazioni lontane dai parametri europei che, a causa di piccole difformità e irregolarità, avrebbero rapidamente perso valore. Le nuove norme mira a semplificare e migliorare il settore edilizio, offrendo vantaggi concreti ai cittadini e al mercato immobiliare italiano. Lo segnala il Centro studi di Unimpresa, dopo una prima analisi del provvedimento “salva-casa” approvato oggi dal Consiglio dei ministri.
Sono quattro, osserva il Centro studi di Unimpresa, i pilastri su cui poggia il piano del governo: sostegno alle famiglie, risposta alla direttiva europea “green”, l’assenza di un vero e proprio condono edilizio, un passo verso la modernizzazione. Secondo gli esperti di Unimpresa, nel dettaglio, il decreto “salva-casa” aiuta le famiglie a regolarizzare le loro abitazioni, eliminando molti degli ostacoli burocratici che hanno spesso reso questo processo lungo e oneroso; la possibilità di sanare piccole difformità edilizie, come l’installazione di vetrate panoramiche amovibili e altre opere di protezione dal sole, rappresenta un beneficio significativo; le nuove norme rendono più agevole l’adeguamento delle abitazioni alle esigenze moderne senza dover affrontare iter complicati e costosi. Secondo punto: il decreto “salva-CASA” è una risposta italiana alle direttive europee “green”, che mirano a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, un tema di grande rilevanza per il futuro dell’Unione europea, ma non privo di insidie per il patrimonio immobiliare italiano; molte abitazioni del nostro Paese, infatti, sono attualmente lontane dai nuovi parametri europei sull’efficienza energetica e il decreto aiuta a proteggere il valore di questi immobili; in particolare, strutture con piccole difformità e irregolarità rischiavano di subire un forte deprezzamento a causa della loro non conformità ai nuovi standard energetici; il provvedimento dell’esecutivo, facilitando la regolarizzazione di queste irregolarità, previene tale deprezzamento e permette ai proprietari di mantenere il valore delle loro proprietà. Terzo aspetto: occorre chiarire che il decreto non va confuso con un condono edilizio; questa misura, infatti, non consente di sanare grandi abusi immobiliari o costruzioni realizzate senza permesso; il focus del decreto è esclusivamente sulle piccole difformità e sulle irregolarità minori che, pur essendo problematiche, non compromettono la sicurezza e la legalità degli edifici; questo approccio differenzia nettamente il “salva-asa” dai condoni edilizi del passato, che spesso hanno permesso di legalizzare abusi significativi; il decreto attuale mira piuttosto a semplificare e rendere più trasparenti le procedure per i cittadini che intendono mettere in regola le proprie abitazioni, senza però tollerare violazioni gravi delle normative urbanistiche ed edilizie. Il provvedimento – quarto aspetto – rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione del sistema edilizio italiano; la riduzione della burocrazia e l’introduzione del principio del “silenzio assenso” sono elementi che favoriranno un ambiente più dinamico e in linea con le esigenze attuali; e famiglie italiane potranno beneficiare di un quadro normativo più chiaro e meno oppressivo, permettendo loro di valorizzare i propri immobili e di contribuire attivamente al miglioramento dell’efficienza energetica del Paese.
«Quella del governo è una decisione che va incontro alle esigenze delle famiglie e che risponde in modo intelligente e tempestivo alle sfide poste dalle direttive europee. In particolare, il decreto protegge il valore degli immobili italiani, molti dei quali correvano il rischio di subire un forte deprezzamento a causa delle piccole difformità e irregolarità. In un Paese come l’Italia, dove la casa rappresenta non solo un bene materiale, ma anche un valore affettivo e culturale profondamente radicato, questa misura assume un’importanza ancora maggiore. La casa è il centro della vita familiare, un luogo di sicurezza e stabilità, e garantire che i cittadini possano mantenere il valore delle proprie abitazioni è un segnale di grande attenzione e rispetto verso le loro necessità» commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. «Unimpresa accoglie con favore questo provvedimento, riconoscendo al governo la sensibilità nell’aver ascoltato le necessità dei cittadini e la capacità di agire con determinazione, in questa circostanza, per il bene comune. La protezione del valore degli immobili e la semplificazione delle procedure edilizie sono passi fondamentali per rafforzare il mercato immobiliare e offrire una maggiore serenità alle famiglie italiane» aggiunge Ferrara.
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