Conti pubblici massacrati dagli interessi sul debito. Il deficit complessivo del periodo 2019-2022 sarà di oltre 181 miliardi di euro e sul disavanzo pesano sopratutto i 301 miliardi di interessi che, nel quadriennio, saranno pagati ai sottoscrittori di bot e btp. Senza il costo per il servizio del debito, nelle case dello Stato ci sarebbe…
Niente riduzione di tasse e contributi. La pressione fiscale passerà dal 42% di quest’anno al 42,7% del biennio 2020-2021 e si attesterà al 42,5% nel 2022. L’aumento dell’Iva che scatterà nel 2020 farà salire il gettito tributario di 24 miliardi di euro. In totale, tra prelievo tributario e versamenti contributivi, le famiglie e le imprese…
Niente spending review sui conti pubblici. La spesa statale crescerà progressivamente nei prossimi quattro anni: tra il 2019 e il 2022, dalle casse del Tesoro usciranno, in tutto, 75 miliardi di euro in più rispetto al 2018. Salirà di 36 miliardi (+13%) la spesa per le pensioni e di oltre 11 miliardi (+14%) quella per…
Lo Stato investirà più nelle pensioni e meno nelle cure mediche. Aumenterà di oltre 36 miliardi di euro, nei prossimi quattro anni, la spesa per gli assegni pensionistici e crescerà di 11 miliardi anche la spesa per le prestazioni sociali. Più contenuto, invece, l’aumento delle uscite per la sanità che saliranno di 7 miliardi e…
Stangata fiscale da oltre 76 miliardi di euro tra il 2019 e il 2022. Nei prossimi quattro anni le tasse e i contributi previdenziali saliranno di 76,2 miliardi: dagli 813 miliardi del 2018, quest’anno si arriverà a 834 miliardi per poi salire progressivamente fino agli 890 miliardi del 2022, con una impennata complessiva del 9,37%.…
Tornano a salire i crediti marci delle banche italiane: nei primi due mesi del 2019, rispetto a dicembre 2018, le sofferenze nette sono aumentate di quasi 2 miliardi di euro. Il totale delle rate non pagate dalle imprese e dalle famiglie è passato in soli due mesi da 31,8 miliardi a 33,4 miliardi con un…
“Il terribile incendio a Parigi che ha distrutto la cattedrale Notre Dame spezza il cuore, perché ci sentiamo cittadini europei. E’ un evento drammatico che deve far riflettere, anche dentro i nostri confini, sull’esigenza di mettere in sicurezza tutto il patrimonio artistico italiano al fine di prevenire disastri come quello accaduto ieri nella capitale francese”.…
“È il governo dei decreti salvo intese e delle promesse non mantenute. Da due settimane attendiamo il provvedimento per sbloccare i cantieri e da parecchi giorni quello sulla crescita. Che fine hanno fatto? Che cosa c’è dietro questi misteriosi ritardi? Solo aggiustamenti tecnici degli articolati normativi, spartizioni di poltrone o applicazioni di manuali Cencelli dell’ultim’ora?”.…
“E’ condivisibile e auspicabile l’istituzione quanto prima del salario minimo, ma va accompagnato dal taglio del cuneo contributivo e dall’aumento delle agevolazioni fiscali”. Lo dichiara il consigliere di Unimpresa, con delega al lavoro e al welfare, Giovanni Assi. “Il salario minimo metterebbe definitivamente a tacere il dibattito sui contratti cosiddetti “pirata” e sulla contrattazione che…