“I dati positivi degli ultimi giorni, da quelli relativi all’occupazione in dicembre con 100.000 posti di lavoro in più a quello sull’indice pmi sopra la soglia dei 50 punti che spartiacque tra espansione e contrazione del ciclo economico, sono incoraggianti e senza dubbio rappresentano uno stimolo oltre che una iniezione di fiducia per le aziende…
“A nome delle oltre 120mila aziende associate a Unimpresa, formulo i migliori auguri di buon lavoro al nuovo Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, congratulandomi con il Parlamento per la scelta di altissimo profilo, quella che serve al Paese, e per la rapidità della votazione che ha evitato un pericoloso stallo istituzionale. L’imminente insediamento del…
“I partiti devono fare presto: l’elezione del nuovo presidente della Repubblica avvenga subito in modo da allontanare i pericoli derivanti da uno stallo istituzionale”. E’ quanto dichiara il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, aggiungendo che “dopo la fumata bianca, che ci auguriamo di vedere al massimo entro domenica, governo e parlamento devono tornare immediatamente a…
In sei anni di crisi in Italia è andato perso oltre un milione di posti di lavoro. Dal 2008 al 2014 nel nostro Paese gli occupati sono scesi da 25,3 milioni a 24,3 milioni con un calo di oltre 1 milione di unità (-4,08%). Nell’area euro l’occupazione è risultata in caduta del 2,85% (-4,3 milioni)…
Solo con una significativa riduzione della pressione fiscale, l’intervento della Banca centrale europea appena annunciato, e volto a spegnere l’inflazione verso il 2%, potrà dispiegare tutti i suoi frutti portando l’Italia fuori dalla crisi e finalmente incamminata in un percorso di crescita economica. La sola immissione di nuovo denaro in circolazione con il Quantitative easing,…
“Il sistema del credito cooperativo funziona: in questi anni di crisi è l’unico comparto dell’industria bancaria che ha continuato a sostenere le aziende italiane, specie quelle più piccole, a restare a galla nel corso di una tremenda crisi. Pertanto è meglio non toccare la legislazione delle banche popolari frettolosamente: il conto finale potrebbe arrivare proprio…
Il taglio delle stime dell’Fmi sul pil italiano allo 0,4% per il 2015 conferma i timori delle micro, piccole e medie imprese del nostro Paese, convinte che per quest’anno non si intravede alcuna prospettiva concreta di miglioramento né indicazioni particolarmente positive. Così il centro studi di Unimpresa commenta le indicazioni del Fondo monetario internazionale che…
Una voragine che si allarga sempre più velocemente. L’aumento medio mensile del debito pubblico italiano è passato dai 6,6 miliardi di euro del 2013 agli 8,2 miliardi del 2014 in crescita di 1,5 miliardi pari a un incremento del 23,24%. Nei primi 11 mesi dello scorso anno il buco nei conti dello Stato è cresciuto…