Quasi 50 miliardi di euro in meno di prestiti a imprese e famiglie. Oltre 200 miliardi presi dalla Banca centrale europea a tassi particolarmente bassi e in buona parte investiti in titoli di Stato italiani: lo stock di bot e btp è infatti aumentato di circa 140 miliardi. Questo il bilancio per le banche italiane…
“Per far ripartire l’occupazione serve una seria riforma volta ad abbattere la pressione fiscale”. Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commenta i dati dell’Istat sul lavoro. “Per rimettere in moto il mercato del lavoro vanno incentivate le imprese e l’unico modo, in un periodo così buio e di recessione profonda, è la riduzione del…
“Se non si vogliono dare sostegni finanziari e fiscali alle imprese per favorire la ripresa e la crescita economica, allora si deve avere coraggio nell’indicare la rotta che porti, senza indugi, a un serio piano volto all’abbattimento della pressione tributaria”. Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, a commento delle dichiarazioni del premier Mario Monti…
“Le annunciate dimissioni del premier Mario Monti hanno turbato i mercati, favorito l’ennesimo attacco speculativo ai conti pubblici italiani, ma non cambiano più di tanto l’orizzonte elettorale. La data per il voto politico del 2013 resta quella del 10 marzo, mentre è meno probabile che si vada alle urne nel mese di febbraio. Di là…
A meno di quindici giorni dalla scadenza per il versamento del saldo Imu, nei Caf (centri di assistenza fiscale) è già caos. E l’ingorgo potrebbe crescere nei prossimi giorni con l’avvicinarsi del 17 dicembre: calcoli doppi e modalità di versamento complesse stanno rendendo la vita difficile agli operatori fiscali, alle famiglie e alle imprese. Lo…
Sergio Battaglia, segretario generale di Unimpresa, è stato ospite questa mattina della rubrica Prima di tutto, di Radio Uno Rai. Al centro dell’intervista, l’indagine di Unimpresa che ha calcolato che sfiorano gli 8 milioni e mezzo le persone in difficoltà in Italia. Ai “semplici” disoccupati vanno aggiunte ampie fasce di lavoratori, ma con condizioni precarie…
Sfiorano gli 8 milioni e mezzo le persone in difficoltà in Italia. Ai “semplici” disoccupati vanno aggiunte ampie fasce di lavoratori, ma con condizioni precarie o economicamente deboli che estendono la platea degli italiani in crisi. Un’enorme “area di disagio”: ai 2,87 milioni di persone disoccupate, bisogna sommare anzitutto i contratti di lavoro a tempo…