Analisi del Centro studi di Unimpresa: la riscossione, dal 2000 al 2020, ha recuperato solo il 13% delle somme sottratte all’Erario, 139 miliardi su un totale di 1.068 miliardi. Il vicepresidente Spadafora: «Regole da riscrivere assieme alla riforma tributaria promessa dal governo nell’ambito del Pnrr. Il magazzino fiscale degli “esattori” è esploso sotto la bomba…
«Il successo della “nuova” tassa per le multinazionali o webtax è legato alla determinazione della base imponibile fiscale delle società sottoposte a prelievo fiscale nei vari paesi del mondo che applicheranno il nuovo sistema fiscale. L’entusiasmo mostrato finora sia fra chi ha sottoscritto l’accordo nell’ambito del G7 sia fra alcuni osservatori, pertanto, è fuori luogo.…
«Il governo deve impegnarsi per assicurare, alle imprese italiane, il sostegno più ampio possibile per favorire una crescita della ripresa stabile e robusta. L’impegno deve essere massimo. Le piccole e medie imprese italiane, dal canto loro, stanno cercando in tutti i modi di resistere ai disastri cagionati dalla pandemia e dalla consequenziale crisi finanziaria ed…
«Unimpresa nutre l’auspicio che il premier Mario Draghi continui a tenere la barra dritta, nonostante la bolgia che caratterizza, quotidianamente, i partiti della cosiddetta maggioranza di unità nazionale, e che sta rendendo travagliato il varo delle riforme strutturali, complementari alla realizzazione del Recovery Plan e alla ripresa economica del nostro paese, essenziale per la tutela…
Analisi del Centro studi dell’associazione: nel primo trimestre di quest’anno i profitti dei primi sette gruppi bancari del Paese hanno raggiunto quota 3,1 miliardi da confrontare col rosso cumulativo di 1,5 miliardi dei primi tre mesi dello scorso anno; lo stock di prestiti è sceso dell’1,5%, da 1.249 miliardi a 1.230 miliardi. Il vicepresidente: «Serve…
«Occorre prorogare lo stop alla riscossione fiscale e quindi rimandare l’invio delle cartelle esattoriali fino al termine della pandemia: speriamo che questo ulteriore rinvio possa arrivare con un emendamento della maggioranza parlamentare o dello stesso governo durante l’iter di conversione in legge del decreto “sostegni bis” che al momento stabilisce il blocco fino al 30…
Dopo il blocco dei licenziamenti, al momento lasciato invariato al 30 giugno invece del 28 agosto come inizialmente ipotizzato, potrebbero saltare altri 600.000 posti di lavoro. Il pacchetto dedicato al lavoro contenuto nel decreto sostegni bis, infatti, introduce solo una serie di misure di stampo assistenzialistico e politiche passive che non metteranno le imprese italiane…
Diventano più cari, per le imprese, i finanziamenti bancari con garanzia pubblica: il decreto-legge “sostegni bis” infatti cancella il tetto, pari a circa il 2%, agli interessi praticati dalle banche sui prestiti, garantiti dallo Stato attraverso il Mediocredito centrale, fino a 30.000 euro. Lo segnala il Centro studi di Unimpresa che ha analizzato il testo…
“Anche se la campagna vaccinale comincia a dare i primi risultati – e sarebbe stato veramente catastrofico, se non fosse stato così! – il mondo produttivo e del lavoro guarda attonito alla ininterrotta anarchia istituzionale, che va avanti dal 2020 ad oggi, tra Stato e Regioni, tra governo centrale e presidenti delle regioni, i cosiddetti…