Via libera dell’Eurogruppo al piano di salvataggio per Cipro. L’accordo messo a punto nella notte a Bruxelles tra Ue-Bce-Fmi e Cipro per evitare il fallimento e l’uscita dall’euro di Nicosia prevede, in cambio di un aiuto da 10 miliardi di euro da parte dell’Ue, il drastico ridimensionamento del settore bancario dell’isola. Come ha dichiarato il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem Cipro s’impegna anche «ad un programma di consolidamento dei conti, riforme e privatizzazioni». In particolare verrà chiusa la seconda banca del paese, la Laiki, che sarà divisa in una bad bank e in una good bank, e quindi scomparirà. Gli asset buoni finiranno nella Bank of Cyprus, così come la liquidità d’emergenza della Bce (Ela), che deve essere restituita. I depositi sotto i 100mila euro della Laiki saranno garantiti. Quelli superiori subiranno delle perdite che saranno decise durante il processo di liquidazione. Ad essere duramente colpiti saranno i detentori di azioni e obbligazioni della banca e i correntisti con depositi superiori ai 100.000 euro, per un ammontare di 4,2 miliardi di euro. La Bank of Cyprus, la prima banca del paese in cui hanno i depositi molti investitori russi, non scomparirà. Ma anche in questo istituto i depositi superiori ai 100.000 euro subiranno perdite importanti che saranno decise in seguito. Le altre banche non saranno toccate dai provvedimenti. Le misure messe a punto non avranno bisogno di passare al vaglio del Parlamento di Nicosia che nei giorni scorsi aveva bocciato il piano che prevedeva una tassa sui depositi bancari. Il versamento della prima tranche di aiuti verrà effettuato all’inizio di maggio.
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