“Il calo dell’export registrato dall’Istat è un segnale inatteso e preoccupante perché sul commercio estero scommette una fetta enorme del sistema produttivo italiano: il made in Italy è da sempre traino dell’economia italiana e la diminuzione delle esportazioni di marzo, che arriva dopo il dato di ieri sul Pil in discesa nel primo trimestre 2014, indebolisce inevitabilmente le speranze di ripresa del nostro Paese “. Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commentando i dati dell’Istat secondo cui le esportazioni italiane continuano a soffrire nel confronto mese su mese, con a marzo un calo congiunturale, il terzo consecutivo, dello 0,8%. “Bisogna ridurre le tasse e mettere le banche in condizione di riaprire i rubinetti del credito, visto che negli ultimi 12 mesi, da marzo 2013 a marzo 2014, i finanziamenti alle imprese sono calati al ritmo di 2 miliardi al mese cio è 24 miliardi in un anno. Ma c’è bisogno soprattutto di misure specifiche per favorire le imprese che esportano altrimenti continueremo ad assistere alla fuga degli stabilimenti e dei siti produttivi e non più al florido mercato dei prodotti realizzati dalla nostra manifattura” aggiunge Longobardi.
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