“C’è una parte del Paese che, per fortuna, ha continuato a operare e fare bene anche durante la lunga recessione. Sono le nostre imprese, fiore all’occhiello di una storia fatta di successi, noti soprattutto all’estero dove i prodotti italiani continuano a essere assai apprezzati. Ed è a queste aziende, vere bandiere del Made in Italy, che il governo e il parlamento devono destinare più fondi. La crescita dell’economia italiana passa soprattutto dalle esportazioni e i dati Istat di oggi confermano che questa è la traiettoria sulla quale bisogna insistere: meno tasse, meno burocrazia, meno vincoli e più fondi e incentivi agli investimenti”. Secondo Ferrara “ci sono settori, dall’abbigliamento all’agroalimentare, dalla meccanica di precisione all’artigianato, nei quali le nostre imprese sono imbattibili, per la qualità delle materie prime e per l’eccellenza dei lavoratori: da qui si può ripartire”.
È quanto dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, commentando i dati Istat diffusi oggi secondo i quali il surplus della bilancia commerciale italiana ha superato i 50 miliardi di euro nel 2016 e ha segnato un record storico. Si tratta del valore più alto da almeno 25 anni, dall’inizio delle serie storiche nel 1991. L’avanzo commerciale raggiunge 51,6 miliardi, in miglioramento rispetto ai 41,8 miliardi dell’anno precedente. L’avanzo della bilancia non energetica e’ pari a 78 miliardi di euro.
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