«Accogliamo con grande favore l’iniziativa del deputato Marco Simiani, che si è fatto promotore di un emendamento tanto necessario quanto tempestivo. La proposta di includere i punti di approdo nelle concessioni balneari, con una messa a gara solo dal 2027, rappresenta un’importante tutela per le comunità locali e per il delicato equilibrio economico e ambientale dei territori costieri italiani. Questo approccio equilibrato, che intende evitare frettolose anticipazioni, è l’unica strada percorribile per proteggere gli interessi dei cittadini e delle piccole associazioni che hanno contribuito a fare delle nostre coste un patrimonio di valore. Anticipare i tempi sarebbe un errore: servirebbe soltanto ad aprire le porte a interventi esterni che potrebbero stravolgere le nostre realtà locali, senza garantire i benefici economici sperati per le popolazioni residenti. L’emendamento di Simiani, che ha raccolto il sostegno trasversale di esponenti della Lega e di Forza Italia, evidenzia come, al di là delle posizioni politiche, la tutela delle coste italiane sia un tema su cui convergere in maniera responsabile e unitaria. Il caso di Talamone, nel Comune di Orbetello, è emblematico. Qui, il bando per un nuovo porto turistico corre il rischio di affidare le 18 concessioni esistenti a un piccolo gruppo privato, sacrificando il prezioso apporto delle associazioni locali e dei residenti, titolari dell’80% delle licenze per la darsena, che, in questi anni, hanno contribuito a preservare il carattere e l’autenticità del Parco della Maremma».
Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. «A questo punto è fondamentale che il governo e la maggioranza parlamentare sostengano questa proposta, evitando così di incorrere in scelte che, nel lungo termine, potrebbero rivelarsi disastrose per l’economia locale e per l’ambiente. Mettere a gara i punti di approdo a partire dal 2027 permetterà di evitare forzature e di concertare meglio le azioni con le realtà locali, garantendo che il futuro delle nostre coste sia nelle mani di chi le vive e le conosce davvero. Auspichiamo che l’emendamento venga approvato, per il bene delle nostre comunità costiere e del nostro prezioso patrimonio ambientale» aggiunge il presidente di Unimpresa.
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