“Auguriamo buon lavoro al presidente designato di Confindustria, Vincenzo Boccia, tra altro espressione di quell’imprenditoria meridionale spesso bistrattata, a torto, che invece è un pezzo rilevante del Paese. Boccia è anche esponente delle imprese più piccole che rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana. Ed è proprio in quest’ottica che, in attesa che l’assemblea dell’associazione formalizzi la nomina, al futuro leader degli industriali chiediamo subito di cominciare a ragionare e lavorare insieme su un cambio di passo delle parti sociali. Serve più periferia meno centro, più contratto meno legge, più produttività e risultati che retribuzioni fisse e uguali in territori diversi. Nello spirito del Jobs Act, le regole del lavoro vanno definite, per quanto possibile e salvo la tenuta delle condizioni minime di dignità ed equità, proprio sul posto di lavoro, ove si produce. Maggior spazio dunque alla contrattazione decentrata, aziendale o territoriale, che deve passare da un ruolo di supplenza integrativa a uno centrale”. Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commenta la designazione di Vincenzo Boccia alla presidenza di Confindustria.
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