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Confindustria: peso fisco al 53%. Bankitalia: penalizzati gli onesti.

Al netto del sommerso la pressione fiscale effettiva in Italia è arrivata al 53% e si innalzerà nel 2013 di un altro punto di pil«. Lo ha detto Fabio Minoli, il direttore comunicazione e relazioni istituzionali di Confindustria, in audizione al Senato sul Def. »Si tratta – ha aggiunto – di livelli intollerabili, non si può pensare ad altre tasse nuove tasse«.  La pressione fiscale in Italia nel 2012 ha raggiunto «il livello massimo degli ultimi 50 anni» arrivando al 44%; superiore ci circa tre punti percentuali rispetto alla media dei paesi dell’area euro. Lo afferma il direttore centrale per la ricerca economica e le relazioni internazionali della Banca d’Italia, Daniele Franco, nel corso dell’audizione delle commissioni speciali di Camera e senato sul documento di economia e finanza. «L’elevato livello di evasione fiscale -secondo palazzo Koch- rende il carico sui contribuenti onesti ancora più ingente, esso determina distorsioni nell’offerta di fattori produttivi e fenomeni di concorrenza sleale ed è di ostacolo alla crescita della dimensione delle imprese».

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