“Il debito pubblico italiano è cresciuto di quasi 75 miliardi di euro in due anni e l’allargamento senza fine della voragine nelle finanze statali rappresenta una fonte di enorme preoccupazione. A pesare sul nuovo debito è da una parte la spesa corrente, dall’altra quella legata alla gestione delle emissioni: dunque è la salita dello spread che ha costretto il Tesoro, nel mese di maggio, visto il quadro politico incerto, ad accrescere le cosiddette disponibilità liquide ovvero la cassa per far fronte alle tensioni sul mercato dei titoli di Stato”. E’ quanto spiega il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci, commentando i dati della Banca d’Italia relativi all’andamento del debito pubblico, diffusi oggi. “Il debito è passato da 2.252,4 miliardi di maggio 2016 a 2.327,3 miliardi di maggio 2018 con una crescita di 74,9 miliardi pari al più 3,3%” osserva ancora Pucci.
- Rassegna Stampa 24.11.2024 - 24 Novembre 2024
- Il Giornale – Il tesoro ignorato dalle agenzie di rating - 24 Novembre 2024
- Il Messaggero – Famiglie e imprese più ricche. “Ottomila miliardi da investire” - 24 Novembre 2024