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Conti pubblici: Unimpresa, vincoli Ue boomerang su crescita pil

Pierre Moscovici, commissario agli Affari economici Ue

“Stiamo scherzando? Per qualche zero virgola di sforamento dei parametri europei rischiamo di eliminare la possibilità di avere risorse e fondi da destinare alla crescita del Paese, facendo ripartire la perversa spirale di rigore e austerity che ci ha massacrato”. Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci, commentando la riapertura del negoziato tra Roma e Bruxelles che include una possibile manovra correttiva sui conti pubblici italiani da oltre 3 miliardi di euro.

“Bisogna insistere col taglio della pressione fiscale e ogni euro di denaro reperibile nei conti pubblici va indirizzato a perseguire quell’obiettivo” aggiunge il vicepresidente dell’associazione. Secondo Pucci “i vincoli di bilancio imposti dall’Unione europea alle finanze pubbliche dei paesi membri rappresentano un freno allo sviluppo e alla crescita: sono stati pensati e approvati in un quadro storico e macroeconomico completamente diverso da quello di oggi è pertanto sono anacronistici.

Nati per controllare i conti degli Stati membri, si sono trasformati in boomerang per la crescita del pil. Sono ormai intollerabili, in particolare, i tetti al rapporto tra deficit e prodotto interno lordo, perché in talune circostanze gli investimenti statali, effettuati in trasparenza e senza sprechi, possono aiutare l’economia”.

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