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Coronavirus: Unimpresa, dopo l’emergenza va rimessa al centro la persona

Il presidente onorario Paolo Longobardi: «Un pensiero speciale alla Chiesa, alle suore e ai preti che sacrificano la loro vita per gli altri, soprattutto i più bisognosi»

«La Pasqua, quest’anno, deve indurci a una riflessione di pace e di umanità profonda: dopo l’emergenza Coronavirus, la persona andrà messa al centro delle strategie future dei cosiddetti policy maker. Tutti noi – imprenditori, politici, cittadini, accademici, rappresentanti delle categorie, professionisti, scienziati, manager – dobbiamo costruire un futuro più equilibrato». È il saluto che il presidente onorario di Unimpresa, Paolo Longobardi, rivolge agli associati, alle aziende e alle famiglie, in occasione della Pasqua 2020, caratterizzata dall’emergenza legata al virus Covid-19, col quale rivolge un «pensiero speciale e particolare alle donne e agli uomini della Chiesa, alle suore e ai sacerdoti che si stanno impegnando, col sacrificio, talora della loro vita, per aiutare le persone che sono in grandissima difficoltà in questo periodo. In un lampo, nell’arco di pochissime settimane, abbiamo di nuovo a che fare con la miserie, con le famiglie che non possono fare la spesa, con madri e padri che non sanno come comprare da mangiare ai loro figli. È in questi momenti drammatici che ci rendiamo conto di quanto la nostra società sia debole di quanto non si possa fare a meno, di là dal proprio convincimento religioso, di una comunità di persone che vivono solo per gli altri, soprattutto per i più bisognosi».

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