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Coronavirus: Unimpresa, medici e operatori sanitari morti sono “vittime del dovere”

«Gli operatori sanitari, i medici, gli infermieri, gli operatori del 118 e tutti quei dipendenti pubblici schierati in prima linea per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, i quali hanno perso la vita, sono a tutti gli effetti equiparabili alle “vittime del dovere”. Meritano a livello giudiziario la stessa tutela prevista per quei rappresentanti delle forze dell’ordine, che vengono uccisi o subiscono un’invalidità permanente, quando sono colpiti dalla criminalità organizzata o dal terrorismo».

Lo dichiara il presidente onorario di Unimpresa, Paolo Longobardi, sostenendo «in pieno la proposta dell’avvocato Felice Centineo e la richiesta del senatore Raffaele Lauro al governo Conte di inserire l’equiparazione nel decreto-legge di aprile in corso di definizione».

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