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Coronavirus: Unimpresa, rivedere radicalmente il sistema fiscale

«Modificare radicalmente il sistema di imposizione fiscale italiano completamente sbilanciato e non reale, come confermato da tutte le istituzioni economiche mondiali e anche dall’Unione europea». È quanto chiede il consigliere nazionale di Unimpresa, Marco Pepe, come primo pilastro per far ripartire l’economia italiana in piena emergenza Coronavirus.

«Occorre, ora, avere il coraggio di attaccare anziché restare in difesa ovvero affrontare i nodi storici che non fanno crescere questo Paese. Una sola possibilità che forse non si ripresenterà più. Si tratta di unire le forze parlamentari in un unico obiettivo con la regia della Presidenza della Repubblica.

Fare le riforme ora per affrontare la ripartenza preparati. Spendere i soldi già stanziati per mettere in sicurezza le scuole, le strade, la sicurezza elettronica per l’intero Paese. Portare a termine i cantieri aperti e aprirne altri. Poche cose: un programma in pochi punti, ma efficace e concreto con tutte le forze politiche, insieme» aggiunge Pepe. 

Secondo il consigliere nazionale di Unimpresa «la complessa situazione delle aziende italiane, quasi unica nel panorama europeo, che vede aziende italiane residenti in aree industriali a forte propensione e aziende, invece, inserite in un contesto desolante sotto l’aspetto delle infrastrutture sia di difficile soluzione.

Da un lato si rende urgente un forte gettito di liquidità a fondo perduto e immediato senza fronzoli burocratici e dall’altro la cronica diffidenza dello Stato che è cosciente della pericolosità di una tale operazione perché alla fine si avrebbero aziende furbe che prendono molto e aziende in regola che continueranno a soffrire. In attesa dei soldi a pioggia, usiamo bene il tempo a disposizione per programmare».

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