Sgravi contributivi sia per incentivare lo smart working da parte delle imprese sia per ridurre il costo del lavoro relativo al personale impegnato nelle attività di pulizia e sanificazione dei locali aziendali. E poi una “patente di immunità”, per tutti i lavoratori, grazie a test sierologici affidati ai medici del lavoro.
Queste le proposte di Unimpresa «Per il rilancio dell’economia e per la coesione del tessuto sociale dell’Italia» inviate oggi al governo e al Parlamento e redatte dal consigliere nazionale di Unimpresa, Giovanni Assi.
Tre, nel dettaglio, i suggerimenti che Unimpresa sottopone all’esecutivo e a tutte le forze politiche. La prima riguarda incentivi contributivi con l’obiettivo di favorire e promuovere lo smart working, per con un impegno di almeno due anni da parte delle aziende, riducendo l’attuale costo del lavoro, rendendo meno gravoso quello per i dipendenti in telelavoro.
La seconda proposta mira a introdurre altri sgravi contributivi al fine di evitare l’appesantimento del lavoro in nero destinati alle piccole e medie imprese, in particolare per pagare il personale addetto alla pulizia, con l’obiettivo di far fronte alla sicurezza e alla sanificazione degli ambienti di lavoro.
La terza idea si riferisce all’idea di introdurre una “patente di immunità” per tutti i lavoratori, grazie a test sierologici, sfruttando la presenza, costante e periodica nelle aziende, dei medici del lavoro.
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