“Come più volte auspicato da Unimpresa, il premier Draghi, prima del compimento dei cento giorni dall’esordio del suo governo, è uscito da un preoccupante letargo e ha tracciato, finalmente, una prima rotta concreta per fuoriuscire dalla iniziale confusione della campagna vaccinale generale e per ancorare tutte le decisioni governative alla crescita e allo sviluppo: dalla manovra di scostamento del bilancio di 40 miliardi alle proiezioni ottimistiche del DPF e alla nomina dei commissari per l’avvio dei cantieri delle programmate grandi opere pubbliche. Permangono, tuttavia, sul piano delle riaperture, perplessità, contraddizioni e discriminazioni, specie per alcune categorie produttive, per le PMI, per la ristorazione e per il turismo”.
Lo dichiara il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro. “Le cartine di tornasole di questa attesa svolta, in totale discontinuità con il passato, rivolta al futuro del paese e alla ripresa economica, saranno, comunque, specie per le micro, piccole e medie imprese, i contenuti operativi dei progetti del Recovery Fund, la loro approvazione e gestione, nonché la tempistica nell’erogazione delle risorse europee, ancora del tutto indeterminata. In ogni caso, Unimpresa sollecita, ancora una volta, il governo ad avviare, al più presto, le complementari riforme strutturali, dal fisco alla giustizia civile, senza le quali anche le previsioni di un rimbalzo del PIL, nel prossimo triennio, si confermeranno, ancora una volta, delle pie illusioni” aggiunge Lauro.
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