«Sul fronte vaccini, dopo il “valzer delle mascherine”, questo governo e i commissari straordinari al séguito hanno dimostrato, finora, incapacità e superficialità nella programmazione e nell’organizzazione, nonostante gli spot pubblicitari dei telegiornali».
Lo dichiara il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro. «La salute dei cittadini non dovrebbe essere l’obiettivo primario in un regime democratico, seguìta dalla ricerca scientifica e dalla formazione del personale medico, infermieristico e ospedaliero? Senza salute non c’è benessere economico, né sviluppo, né crescita demografica, né pace sociale» osserva ancora Lauro.
Secondo il segretario generale di Unimpresa «la disfatta sanitaria del mondo occidentale, che vantava una superiorità civile, non dovrebbe spingere i governi a una rapidissima ricostruzione, rafforzamento e riorganizzazione, anche su base territoriale, dei sistemi della sanità pubblica e privata? Il governo italiano come corrisponde a questa imprescindibile ed evidente necessità? Destina, nella manovra 2021, pochi miliardi alla sanità, nonostante le (flebili e inutili!) proteste del ministro competente e rinunzia ai 37 miliardi del MES per obbedire alle paranoie ideologiche dei grillini, se si possono ancora definire così, come derivati linguistici del comico genovese, il “vaffanculista” che doveva diventare il salvatore della patria».
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