No a nuovi lockdown, che sarebbero il colpo di grazia per il tessuto produttivo italiano. Serve, invece, una campagna di vaccinazione di massa, anche 24 ore su 24, che non abbia i tempi biblici prospettati in questi giorni dai tecnici del governo, ma utilizzi tutte le forze sanitarie pubbliche e private, civili e militari possibili per vaccinare anche durante i giorni festivi, senza sosta, come metodi da emergenza sanitaria, per raggiungere l’immunità di gregge con dosi inoculate a 42 milioni di persone.
È la proposta lanciata dal presidente di Unimpresa Sanità, Pierfilippo Marcoleoni, che lancia un appello a governo e regioni: «La politica si unisca per far uscire l’Italia dall’incubo sanitario ed economico in cui si trascina da mesi, un piano straordinario di vaccinazioni è indispensabile per far ripartire in sicurezza l’economia e i rapporti sociali» commenta Marcoleoni, secondo il quale «è importante che entro la primavera si arrivi a inoculare almeno le 13 milioni di dosi previste nel piano vaccinale del ministero della sanità e che nel frattempo si ottengano altre forniture di vaccini dalle case farmaceutiche autorizzate.
Intanto combattiamo il virus e la sua contagiosità (aumentata dall’arrivo della variante inglese) con test rapidi di massa gratuiti per tutti i cittadini italiani per scuole, comunità, luoghi di lavoro, trasporti e istituiamo centri per i tamponi in tutti i comuni».
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