«Considerando l’andamento della curva pandemica, è necessario mantenere in uso il Protocollo Covid 19 almeno fino alla metà di giugno e, nel frattempo, monitorare l’andamento dei contagi. È importante preservare l’obbligo dell’uso della mascherina nei settori specifici dei trasporti, ospedali e rsa, ma al tempo stesso è necessario mantenere alta l’attenzione in tutti i luoghi di lavoro specie in quelli in cui vi è la presenza del pubblico, quelli dove non è garantito un buon flusso di ricambio d’aria o quelli in cui il contatto con i colleghi o con le persone non garantisce la distanza minima». Lo dichiarano i consiglieri nazionali di Unimpresa, Giovanni Assi e Marco Pepe, che oggi hanno partecipato a un incontro in videoconferenza col ministero del Lavoro sulle misure per contenere il Covid e i relativi protocolli. «Anche alla luce dei costi che le aziende tutt’ora supportano a causa del contagio da Covid-19 (parificazione infortuni sul lavoro e malattie), è importante mantenere e raccomandare su tutti i luoghi di lavoro il mantenimento di protocolli aziendali che prevedano ancora un buon uso abitudinario di una igiene personale e degli ambienti di lavoro e l’utilizzo di tutte le misure più idonee ad evitare il diffondersi del virus. In sostanza, come dicono i latini, “cum grano salis” dovrebbe essere il motto ispiratore di ogni cittadino italiano. Ma è altrettanto importante diffondere un messaggio positivo alle imprese e ai lavoratori di un decisivo progresso alla lotta alla pandemia grazie ai sacrifici sociali a cui tutti noi siamo stati sottoposti in ultimi anni. Per quanto attiene l’uso dello strumento dello smart working, è necessaria la proroga della semplificazione e sull’uso preferenziale per i soggetti deboli, ritenendo altresì opportuno sottolineare come tale strumento possa essere incentivato e diventare una ordinaria modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, ove consentito, con regole d’uso condivise» aggiungono i consiglieri nazionali di Unimpresa.
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