X

Credito. Unimpresa, in un anno -47 mld ad aziende e famiglie, ma a luglio riparte (+ 2 mld)

Rubinetti serrati allo sportello, ma qualche goccia comincia a uscire. Negli ultimi dodici mesi le banche hanno tagliato quasi 50 miliardi di euro a imprese e famiglie. Per le aziende la riduzione dei finanziamenti è stata di 41,6 miliardi (-4,71%), mentre per i cittadini il calo ha raggiunto 6,2 miliardi (-1,02%). Complessivamente, dunque, da luglio 2012 a luglio 2013 la diminuzione dei prestiti bancari al settore privato è stata di 47,9 miliardi (-3,20%). Lieve inversione di tendenza a luglio scorso: i prestiti sono aumentati di 2 miliardi (+0,14), sfruttando un leggero aumento delle erogazioni in favore delle aziende. Questi i risultati principali di uno studio del Centro studi Unimpresa. Secondo l’analisi dell’associazione, basata su dati della Banca d’Italia, lo stock di finanziamenti al settore privato è calato dai 1.496,3 miliardi di luglio 2012 ai 1.448,6 miliardi di luglio 2013 con una diminuzione di 47,9 miliardi.
Sempre grave, su base annuale, il quadro per le imprese: nell’ultimo anno le aziende hanno assistito alla riduzione dei finanziamenti di tutti i tipi di durata. Sono calati i prestiti a breve termine (fino a 1 anno) per 18,4 miliardi (-5,42%) da 340,1 miliardi a 321,7 miliardi, i prestiti a medio periodo (fino a 5 anni) per 3,3 miliardi (-2,54%) da 130,5 miliardi a 127,2 miliardi e quelli di lungo periodo (oltre 5 anni) di 19,9 miliardi (-4,81%) da 413,5 miliardi a 393,6 miliardi. In totale lo stock di finanziamenti alle imprese è sceso da 884,1 miliardi a 842,4 miliardi con una diminuzione di 41,6 miliardi (-4,71%).
Analoga situazione per le famiglie: in dodici mesi il credito al consumo è andato giù di 606 milioni miliardi (-1,01%) dai 60,1 miliardi di luglio 2012 ai 59,5 miliardi di luglio 2013; meno mutui casa per 3,4 miliardi (-0,94%) da 367,1 miliardi a 363,6 miliardi e meno prestiti personali per 2,1 miliardi (-1,18%) da 184,8 miliardi a 182,7 miliardi. In totale, lo stock di finanziamenti alle famiglie è calato da 612,1 miliardi a 605,9 miliardi con una diminuzione di 6,2 miliardi (-1,02%).

A luglio mini inversione di tendenza: + 2 miliardi (+0,14%)
A luglio scorso si è registrata una lieve inversione di tendenza, probabilmente non ancora destinata a diventare strutturale. Complessivamente lo stock di finanziamenti è aumentato di 2 miliardi di euro (+0,14&). Un risultato positivo dovuto esclusivamente alla crescita dei prestiti alle imprese, aumentati di 2,4 miliardi (+0,29%) rispetto a giugno. Rilevante, per le aziende, la crescita su base mensile dei finanziamenti a breve termine, aumentati di 4,3 miliardi (+1,36%). Su anche i prestiti a medio periodo, saliti di 794 milioni (+0,63%). Resta negativo il trend dei finanziamenti a lungo periodo: – 2,6 miliardi (-0,68%). E’ invece negativo il quadro per le famiglie. Su base mensile il credito ha registrato una contrazione di 324 milioni (-0,05%). Calano i prestiti personali (-202 milioni, – 0,11%) e i mutui (-259 milioni, -0,07%), mentre è risultato in leggero aumento il credito al consumo (+137 milioni, +0,23%),
Longobardi: “Un segnale positivo, ma non dormiamo sonni tranquilli”
“Il cambio di rotta registrato a luglio su base mensile – commenta il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi – è di sicuro un segnale positivo, ma non è il caso di esultare. Chi fa imprese ancora non dorme sonni tranquilli. Anzi, la paura di ricevere una telefonata dalla propria banca, che rifiuta una richiesta di finanziamento o, peggio, riduce una linea di credito già attiva, è sempre costante. Perciò, rinnoviamo la nostra richiesta di aprire un tavolo di confronto con tutte le associazioni di categoria”. Secondo il presidente dell’associazione “il Governo di Enrico Letta ha fatto poco per la questione credito”.
Ufficio Stampa Unimpresa
a cura dell’Ago Press
Contatti Luigi D’Alise
Tel. 0818074254
Mob. 3351851384
Mail unimpresa@agopress.it
Web www.unimpresa.it
seguici:
Related Post