Le due misure dovrebbero essere inserite “in corsa” al decreto d’urgenza sullo sviluppo e sulla crescita – approvato la scorsa settimana dal consiglio dei ministri – durante l’iter di conversione in legge che comincerà in Parlamento dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Obiettivo è creare i presupposti necessari affinché gli imprenditori under 40 abbiano le condizioni per far nascere e crescere attività e progetti importanti, capaci di ridare impulsi e stimoli all’intera economia italiana. La richiesta si fonda sui timori derivanti dalla crisi finanziaria internazionale che sta tagliando le gambe ai grandi gruppi industriali e rende nei fatti impossibile la creazione di nuove realtà imprenditoriali, specie guidate da giovani. Sui quali, a giudizio di Unimpresa, il Paese deve scommettere come fattore chiave per la ripresa: “il ciclo economico può ripartire da nuove idee” si legge nel documento spedito a palazzo Chigi.
I Giovani di Unimpresa hanno individuato nell’eccessiva pressione fiscale e nei cronici problemi di accesso ai finanziamenti delle banche i due principali ostacoli all’attività imprenditoriale. Proprio grazie a interventi in questi due ambiti, quindi, la “srl semplificata” finora uno strumento inutilizzabile, potrebbe uscire dal limbo e trovare lo slancio definitivo. Il “forfettone” tributario potrebbe essere applicato per i primi cinque anni di vita delle nuove imprese e servirebbe ad assicurare sia un prelievo contenuto sia la certezza sul piano della programmazione economico-finanziaria delle imprese. La prima aliquota al 23% sarebbe applicata agli utili d’impresa fino a 100.000 euro; oltre tale soglia scatterebbe l’aliquota al 33%. Quanto al credito, la creazione di un fondo ad hoc servirebbe a superare il limite rappresentato dal capitale di 1 euro previsto per la “srl semplificata”: una previsione utile per agevolare la nascita di nuove imprese ma che si traduce nell’assenza di garanzie per la richiesta di finanziamenti.
Secondo il presidente della Federazione dei Giovani di Unimpresa, Alessandro Sansoni, “il Paese ha bisogno di una fiscalità più vantaggiosa per le piccole imprese che sono l’asse portante del nostro tessuto produttivo, pesantemente colpito dalla crisi economica. Al contempo necessita di credere nel proprio futuro, sforzandosi di immaginare provvedimenti utili a creare condizioni di contesto che aiutino i giovani a mettersi davvero in gioco. Noi vogliamo provare a dare il nostro contributo in questo senso, interloquendo con le istituzioni e confrontandoci con le altre organizzazioni di categoria”.
Oltre al presidente Sansoni, appena eletto per il prossimo quadriennio, nel nuovo Comitato di presidenza della Federazione dei Giovani di Unimpresa sono entrati come vicepresidenti (tutti in carica fino al 2016): Stefano Calderari (presidente Unimpresa provinciale di Brindisi; delega a finanza e infrastrutture), Andrea Giannini (delega a editoria e comunicazione), Paolo Maggio (presidente Unimpresa provinciale di Messina; delega al mercato del lavoro), Giovanni Marella (presidente Unimpresa provinciale di Perugia; delega al contratto di rete), Alberto Padoa (presidente Unimpresa provinciale di Milano; delega al progetto scuole e università), Valerio Ricci (presidente Unimpresa provinciale di Foggia; delega allo sviluppo locale e concertazione), Filippo Mincione (consigliere Unimpresa provinciale di Caserta; delega all’internazionalizzazione), Roberto Vatore (delega all’agricoltura), Donato Ciociola (delega al Salone della mozzarella).
a cura del Servizio Ufficio Stampa Ago Press
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